Chiacchiera
12 Dicembre - 3.015 visualizzazioni
𝐀𝐧𝐚𝐭𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐚𝐮𝐫𝐚: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐫𝐞 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 (𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢)
Mi è capitato sotto gli occhi questo articolo de La Verità. Il titolo urla: «Il vaccino a mRNA accelera i tumori e attiva le metastasi».
Fa paura? Sì. È vero? No. E non serve essere oncologi per capire perché questo pezzo è un esempio da manuale di manipolazione. Basta leggere il testo – quello scritto in piccolo che nessuno legge mai – e usare la logica elementare per smontarne il meccanismo.
Analizziamo il testo insieme, punto per punto.
🛑 1. Il trucco del "Titolo Bomba" vs la "Realtà in Piccolo" Il titolo afferma una certezza assoluta: il vaccino accelera i tumori. Ma se scendiamo nel testo, l'articolo stesso ammette in piccolo che le conclusioni arrivano da: "esperimenti fatti in vitro sulle cellule e quelli sui topi". Ragioniamo: Sapete quante sostanze uccidono o favoriscono il cancro in una provetta o in un topo? Migliaia. Trasferire un risultato da una cellula isolata a un essere umano complesso è un salto logico che la scienza seria non fa mai con questa leggerezza. Chi scrive titoli del genere sta vendendo un simulatore di guida come se fosse un Gran Premio di Formula 1.
🛑 2. Lo studio non è uno studio (è un riassunto) L'articolo cita una "ricerca di recente pubblicazione". Leggendo bene, si scopre che: "Lo studio è una review". Cos'è una review? Non è un esperimento clinico su pazienti. È un ricercatore che legge articoli di altri e li riassume. Se chi scrive ha già un'idea di partenza, sceglierà solo i pezzi che confermano la sua tesi. È un'opinione basata su letture parziali, non una prova clinica su grandi numeri.
🛑 3. Confondere il colpevole con la vittima Il testo insinua che vaccino e Covid facciano gli stessi danni. È un errore logico madornale. Il virus crea un'infiammazione massiccia e incontrollata che davvero devasta l'organismo. Il vaccino è un'istruzione mirata e temporanea. Metterli sullo stesso piano è come dire che "sia l'incendio doloso che l'esercitazione antincendio scaldano l'ambiente". Tecnicamente vero, ma uno distrugge la casa, l'altro insegna a salvarla.
🛑 4. Il vero obiettivo: creare il "pacchetto completo" Qui arriviamo al punto cruciale. Perché pubblicare un pezzo scientificamente debole ma emotivamente così violento? L'obiettivo non è informare sulla salute, è radunare politicamente. Il meccanismo è sottile e pericoloso:
L'Esca: Si intercetta una paura viscerale (i vaccini) per attirare chi è diffidente verso la medicina ufficiale o le istituzioni.
La Fidelizzazione: Si dice al lettore: "Vedi? Avevi ragione tu, gli altri ti mentono, noi siamo gli unici amici che hai". Questo crea un legame di fiducia cieca.
Il Trasferimento: Una volta che il lettore si fida del giornale sulla salute, tenderà a fidarsi anche su tutto il resto.
È così che si crea una "massa di manovra". Si prende uno spicchio di popolazione che magari non aveva riferimenti politici chiari e lo si compatta usando la paura dei vaccini. Una volta entrati nel recinto per il tema salute, questi lettori verranno convinti facilmente anche su temi che non c'entrano nulla (economia, politica estera, diritti civili). Si usa il vaccino come "cavallo di Troia" per far passare un'intera ideologia politica.
💡 Conclusione Questo non è giornalismo scientifico, è marketing elettorale. La scienza vera si basa sui dati di miliardi di persone, non su titoli strillati per vendere copie e compattare voti. Non lasciatevi usare. Quando qualcuno alimenta le vostre paure senza darvi prove solide, non vi sta salvando la vita: sta solo cercando di intascare il vostro consenso.
Mi è capitato sotto gli occhi questo articolo de La Verità. Il titolo urla: «Il vaccino a mRNA accelera i tumori e attiva le metastasi».
Fa paura? Sì. È vero? No. E non serve essere oncologi per capire perché questo pezzo è un esempio da manuale di manipolazione. Basta leggere il testo – quello scritto in piccolo che nessuno legge mai – e usare la logica elementare per smontarne il meccanismo.
Analizziamo il testo insieme, punto per punto.
🛑 1. Il trucco del "Titolo Bomba" vs la "Realtà in Piccolo" Il titolo afferma una certezza assoluta: il vaccino accelera i tumori. Ma se scendiamo nel testo, l'articolo stesso ammette in piccolo che le conclusioni arrivano da: "esperimenti fatti in vitro sulle cellule e quelli sui topi". Ragioniamo: Sapete quante sostanze uccidono o favoriscono il cancro in una provetta o in un topo? Migliaia. Trasferire un risultato da una cellula isolata a un essere umano complesso è un salto logico che la scienza seria non fa mai con questa leggerezza. Chi scrive titoli del genere sta vendendo un simulatore di guida come se fosse un Gran Premio di Formula 1.
🛑 2. Lo studio non è uno studio (è un riassunto) L'articolo cita una "ricerca di recente pubblicazione". Leggendo bene, si scopre che: "Lo studio è una review". Cos'è una review? Non è un esperimento clinico su pazienti. È un ricercatore che legge articoli di altri e li riassume. Se chi scrive ha già un'idea di partenza, sceglierà solo i pezzi che confermano la sua tesi. È un'opinione basata su letture parziali, non una prova clinica su grandi numeri.
🛑 3. Confondere il colpevole con la vittima Il testo insinua che vaccino e Covid facciano gli stessi danni. È un errore logico madornale. Il virus crea un'infiammazione massiccia e incontrollata che davvero devasta l'organismo. Il vaccino è un'istruzione mirata e temporanea. Metterli sullo stesso piano è come dire che "sia l'incendio doloso che l'esercitazione antincendio scaldano l'ambiente". Tecnicamente vero, ma uno distrugge la casa, l'altro insegna a salvarla.
🛑 4. Il vero obiettivo: creare il "pacchetto completo" Qui arriviamo al punto cruciale. Perché pubblicare un pezzo scientificamente debole ma emotivamente così violento? L'obiettivo non è informare sulla salute, è radunare politicamente. Il meccanismo è sottile e pericoloso:
L'Esca: Si intercetta una paura viscerale (i vaccini) per attirare chi è diffidente verso la medicina ufficiale o le istituzioni.
La Fidelizzazione: Si dice al lettore: "Vedi? Avevi ragione tu, gli altri ti mentono, noi siamo gli unici amici che hai". Questo crea un legame di fiducia cieca.
Il Trasferimento: Una volta che il lettore si fida del giornale sulla salute, tenderà a fidarsi anche su tutto il resto.
È così che si crea una "massa di manovra". Si prende uno spicchio di popolazione che magari non aveva riferimenti politici chiari e lo si compatta usando la paura dei vaccini. Una volta entrati nel recinto per il tema salute, questi lettori verranno convinti facilmente anche su temi che non c'entrano nulla (economia, politica estera, diritti civili). Si usa il vaccino come "cavallo di Troia" per far passare un'intera ideologia politica.
💡 Conclusione Questo non è giornalismo scientifico, è marketing elettorale. La scienza vera si basa sui dati di miliardi di persone, non su titoli strillati per vendere copie e compattare voti. Non lasciatevi usare. Quando qualcuno alimenta le vostre paure senza darvi prove solide, non vi sta salvando la vita: sta solo cercando di intascare il vostro consenso.
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Non esiste nessun antidoto o prevenzione o cosa da non fare che regga, anche se qualcuno si sente al di sopra delle leggi della natura: basta una sola, minuscola, infinitesimale cellula impazzita e nessuno ne e' purtroppo immune, vaccinato o meno.
E da noi si dice: " Chi vuol il male degli altri, il suo sta dietro la porta".
"Svolta in Oncologia: Vaccini a Peptidi e mRNA in Arrivo
Il 2025 segnerà l'inizio di una nuova era nel trattamento delle patologie oncologiche in Russia. Il Ministero della Salute e l'FMBA hanno annunciato la prontezza per l'applicazione dei primi vaccini personalizzati contro il cancro. La loro creazione è stata resa possibile grazie all'integrazione di tre tecnologie fondamentali: sequenziamento ad alta precisione del genoma tumorale; algoritmi di Intelligenza Artificiale (IA) per selezionare i neoantigeni; e la piattaforma di vaccinazione a mRNA."
Essendo a MRNA come i vaccini per il COVID, dovrebbe essere negato agli antivaccinisti, ai quali resterà il piacere della chemioterapia. Belpietro in testa.