Satira
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oliverlivello 13
ieri alle ore 19:29 - 2.939 visualizzazioni
William Beccaro
"Credo di essere al di sopra di ogni sospetto: ho difeso e rilanciato la denuncia di Francesca Albanese contro le società complici del genocidio e, inoltre, faccio parte dei pirla che governavano una delle imbarcazioni al seguito della Flotilla. Ciò premesso, trovo inaccettabile i due pesi e le due misure.
Chi mi legge sa, per esempio, che a Giorgia Meloni non ne faccio passare una: così a La Russa o a Beppe Sala. Le parole, come diceva quell'attore-regista, sono importanti.
Ecco perché trovo grave quel che Francesca Albanese ha detto, commentando l'assalto squadrista alla redazione torinese della Stampa, riguardo ai giornalisti ovvero: «Questo sia anche un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro, per riportare i fatti al centro del loro lavoro». «E se riuscissero a permetterselo, anche un minimo di analisi e contestualizzazione».
Ma se questo è grave, come è grave, ancor più grave è - come tanti a sinistra stanno facendo - santificare Francesca Albanese, affidandole una sorta di lasciapassare della stroncata.
Se un'affermazione del genere l'avesse fatta Giorgia Meloni, l'avremmo - giustamente - messa in croce. Così come ci disgusta Donald Trump quando dà delle cretine ai giornalisti.
Tornando ad Albanese, quel che ha detto è grave, perché la vandalizzazione
di una redazione giornalistica non è un monito, così come non lo sono frasi come «giornalista sei il primo della lista». Sono intimidazioni, minacce… insomma: vigliaccate."
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Vaccata