Chiacchiera
Avatar oliver
oliverlivello 13
ieri alle ore 22:02 - 2.557 visualizzazioni
Riflessioni...


"Ancora una volta, purtroppo, le mie previsioni e le mie teorie trovano conferma.
Questi “ragazzi perbene”, figli di famiglie rispettabili, con un contesto socio-economico apparentemente protetto, avevano già dato segnali enormi, inequivocabili, di problematiche gravissime. Segnali che chiunque, con un minimo di competenza e responsabilità genitoriale, avrebbe dovuto cogliere e affrontare.
E invece no.
Perché la verità, quella scomoda, quella che da anni continuo a ripetere, è che non esistono famiglie immuni dal fallimento educativo solo perché vivono in quartieri benestanti, solo perché i genitori hanno un buon lavoro, solo perché si frequentano le “scuole giuste”.
I fatti di Milano lo dimostrano in maniera devastante.
Ragazzi tra i 16 e i 18 anni, già noti alle forze dell'ordine, pluribocciati, disinteressati a qualunque forma di costruzione identitaria sana, immersi in dinamiche deviate che i genitori non hanno visto, non hanno compreso, o peggio ancora hanno scelto di minimizzare, nella speranza che “tanto poi passa”.
Non è passato proprio niente.
È esploso tutto.
Ed eccoci qui, davanti all'ennesimo episodio di violenza cieca, brutale, agita per una banconota da 50 euro, con una vittima di 22 anni che oggi rischia la paraplegia permanente.
Alla fine, come ripeto da anni, dietro questa nuova generazione che sta mostrando derive violentissime, c'è un fallimento genitoriale catastrofico.
Un fallimento collettivo, profondo, che si radica nella totale incapacità di vedere il disagio, di porre limiti, di esercitare la funzione genitoriale nella sua dimensione più complessa: quella contenitiva, regolativa, responsabilizzante.
Non è un caso, non è una fatalità, non è “sfortuna”.
È il risultato di ciò che non si è fatto quando era il momento.
E finché continueremo a raccontarci che “erano bravi ragazzi”, che “vengono da buone famiglie”, che “si sono solo lasciati trascinare”, questo disastro culturale ed educativo continuerà a produrre vittime. Sempre più giovani. Sempre più arrabbiati. Sempre più pericolosi.
La realtà è semplice:
il male non nasce nel disagio sociale, nasce nelle famiglie che non vedono, non ascoltano, non guidano.
E adesso ne stiamo pagando tutte le conseguenze."
Roberta Bruzzone Psicologa e Criminologa 
Leggi tutto...
Vaccata