Chiacchiera
22 Novembre - 2.409 visualizzazioni
il concorso di bellezza dove l'identità fu velata per contare solo la carne. Le maschere feline coprono ciò che rende umano, lasciando in gara solo il corpo, misurato, giudicato, isolato. Un rituale surreale che anticipa la mercificazione moderna: quando il volto disturba, si cancella.
La scelta di coprire il volto con maschere non è solo scenografica: è una dichiarazione brutale. In quel concorso, il giudizio si concentrava esclusivamente sul corpo, eliminando ogni traccia di personalità, espressione, storia. Il volto, che è il centro dell'identità, veniva oscurato per rendere le donne intercambiabili, ridotte a sagome da valutare.
È un gesto che rivela la logica spietata dell'oggettivazione: togliere il volto per togliere la voce.
La scelta di coprire il volto con maschere non è solo scenografica: è una dichiarazione brutale. In quel concorso, il giudizio si concentrava esclusivamente sul corpo, eliminando ogni traccia di personalità, espressione, storia. Il volto, che è il centro dell'identità, veniva oscurato per rendere le donne intercambiabili, ridotte a sagome da valutare.
È un gesto che rivela la logica spietata dell'oggettivazione: togliere il volto per togliere la voce.

Soldato: Buon fine settimana steviecooder
1
22 Novembre alle ore 15:28 · Ti stimo · Rispondi



