MarcheseAdalberto: Nessuna dichiarazione ufficiale: Borsellino non ha mai preso posizione pubblica sul tema della separazione delle carriere. Non esistono interviste o interventi autentici in cui abbia sostenuto o criticato questa riforma. La fake news di Samarcanda: gli è stata attribuita una frase pronunciata, si dice, nella trasmissione Samarcanda del 23 maggio 1991: “Separare le carriere significa spezzare l’unità della magistratura. Il magistrato requirente deve poter svolgere la sua funzione senza dover rendere conto al potere politico”. In realtà, Borsellino non partecipò mai a quella trasmissione e quella citazione è stata smentita dalle teche Rai. Strumentalizzazione politica: nel dibattito attuale sulla riforma della giustizia, sia i sostenitori sia gli oppositori della separazione delle carriere hanno cercato di usare il prestigio di Falcone e Borsellino per rafforzare le proprie tesi. Tuttavia, gli esperti sottolineano che questo finisce per distorcere il loro pensiero, perché le loro dichiarazioni autentiche sono poche e riferite a un contesto giudiziario molto diverso . È ora di finirla con questa farsa della magistratura trasformata in sezione di partito: toghe rosse, correnti, giochi di potere , sembra un congresso politico più che un tribunale. Basta! La giustizia non è un palcoscenico per ideologie, ma un servizio al popolo italiano. La separazione delle carriere sarà il colpo di scopa che dirà finalmente stop ai togati politicizzati e alle correnti che hanno ridotto la magistratura a un teatrino. È tempo che i giudici tornino a fare il loro mestiere: applicare la legge in NOME DEL POPOLO ITALIANO , e che cazzo 🧐
Barbyturiko: MarcheseAdalberto ... bel pippone senza senso, la separazione delle carriere che riguarda lo o,ooo...nulla a che vedere sulla politicizzazione dei magistrati, diversamente il sorteggio può invece sanare in qualche modo, ciò che viene chiamate corrente, e se proprio vuoi vedere cosa significa la separazione e di conseguenza, l'assoggettamento al potere esecutivo, guarda quel deficiente col gatto morto in testa in USA, o sei dalla sua parte o ti caccia o ti fa il vuoto intorno...e che stracazzo!!!
Bolognesedop: MarcheseAdalberto ho capito che lei non ha capito niente,sulla separazione delle carriere nella magistratura.... vada a saltare.. chi non salta è comunista... fin lì ci arriva...
MarcheseAdalberto: Bolognesedop Ah grazie per il “lei”, ma davvero non serve: qui dovremmo essere tutti fratelli e fratelle, mica al ricevimento del Rettore. Ma veniamo al punto, ché la separazione delle carriere sembra un mistero degno di Dan Brown. Io, laureando in giurisprudenza, ci provo a capirla , ma niente, rimango lì a fissare il concetto come se fosse scritto in cirillico.
E intanto tu, con la tua elevata opinione da comunista d’antan, mi guardi dall’alto. Io salto e canto “chi non salta comunista è” battendo pure le mani, ma la verità è che i comunisti veri , quelli che rispetto , la separazione delle carriere la vogliono eccome. Il problema? Che qui pullulano i “sinistroidi” che si autoproclamano comunisti, ma in realtà non lo sono manco per sbaglio. Risultato: un’accozzaglia di gente che non sai se è carne o pesce . E io, povero studente, rimango a chiedermi se la separazione delle carriere sia un principio giuridico o solo un test di coerenza politica.
Barbyturiko: MarcheseAdalberto Prego, ma rimane che la separazione non influisce sulle correnti, è una immane cazzata per i gonzi, poi ognuno è padrone delle sue scelte, un po' come chi vota qualcuno che gli toglierà le accise e la Fornero, e non gliele toglie ma lui, è contentissimo lo stesso, per dire 😏😏😏
Bolognesedop: MarcheseAdalberto io do del tu solo a chi conosco... non certo per snob ma per rispetto... il comunista,avenda scritto la Costituzione,mai avrebbe fatto un qualsiasi cosa,per riscriverla...
MarcheseAdalberto: Barbyturiko Le famigerate toghe rosse non hanno paura della separazione delle carriere, figurati: il vero brivido è il sorteggio di due CSM che, udite udite, inizieranno a punire chi sbaglia davvero e a bloccare le carriere di chi combina disastri invece di premiare la solita tessera di appartenenza. Cantatela pure come volete, ma i magistrati seri non tremano: loro sono già oltre, più di quanto possiate immaginare. Sarà il funerale delle correnti, con tanto di banda e fiori. E, dettaglio gustoso: qualche anno fa persino la sinistra auspicava la separazione delle carriere. Ma si sa, la coerenza è un optional. E guarda caso, solo una parte della magistratura oggi si strappa le vesti chissà perché!
Barbyturiko: MarcheseAdalberto Confondi la carne col pesce, l'ho già scritto che il nodo sta nel sorteggio, lì si che di eviterebbero le correnti, ma il fascistume al potere, ha ben pensato di mettere una cosa buona in mezzo a una tonnellata di porcherie, nel senso se vuoi la figlia, ti prendi anche 12 suocere, hai capito sti figghi e bottana, per dire...
MarcheseAdalberto: Barbyturiko 1. Separazione delle carriere Novità introdotta dalla riforma costituzionale (2025): ogni magistrato deve scegliere all’inizio se diventare giudice o pubblico ministero, senza possibilità di passaggio successivo.
Due CSM distinti: uno per i giudici e uno per i PM, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica. Obiettivo dichiarato: rafforzare la terzietà del giudice e l’autonomia del PM, evitando commistioni di ruoli.
2. Sorteggio dei membri del CSM Meccanismo previsto: i membri togati (magistrati) saranno estratti a sorte tra gli aventi diritto; i membri laici (professori e avvocati) saranno sorteggiati da liste predisposte dal Parlamento.
Finalità: ridurre il peso delle correnti e la “correntocrazia” denunciata dal caso Palamara.
Il sorteggio elimina clientele e accordi correntizi.
3. Abolizione dell’immunità dei consiglieri CSM Situazione attuale: dal 1981 i consiglieri del CSM godono di immunità per le opinioni espresse nelle funzioni.
Proposta di riforma: abolire questa immunità per rendere i consiglieri responsabili delle loro condotte e decisioni.
Motivazione: evitare che l’immunità copra abusi di potere e favoritismi nelle nomine.
Impatto complessivo Pro: maggiore trasparenza, riduzione del potere delle correnti, rafforzamento della fiducia dei cittadini.
Scenario futuro: referendum confermativo previsto per la primavera 2026 deciderà se queste riforme entreranno definitivamente in vigore.
In sintesi, il “vaso di Pandora” aperto da Palamara ha portato a un pacchetto di riforme radicali: carriere separate, CSM sdoppiato e sorteggiato, immunità abolita. La vera sfida sarà capire se queste misure riusciranno davvero a spezzare il sistema correntizio.
Barbyturiko: MarcheseAdalberto ...due CSM più un terzo super partes, già non ci sono giudici sufficienti, già siamo con le pezze al culo.....presieduto dal Presidente della Repubblica, col premierato che preme, na troiata che manco un drogato del parco di Rogoredo avebbe partorito, ma uno che s'affoga de spriss....
MarcheseAdalberto: Bolognesedop Signore e signori, mi inchino al rispetto reciproco e, con gesto solenne, depongo il “tu” per rivestire il più austero “lei”. Ora, sia chiaro: non furono solo i comunisti a scrivere la Costituzione, bensì un’orchestra intera di democristiani, socialisti e compagnia cantante. Una jam session politica che, tra un articolo e un comma, mise insieme il grande spartito di enormi compromessi della Repubblica.
Eppure, c’è chi la chiama “la più bella del mondo” con la stessa convinzione con cui un venditore di pentole proclama il suo prodotto indistruttibile. Ma la verità, ahimè, non sempre coincide con gli slogan da corteo.
I comunisti autentici quelli che rispetto e tanto non hanno mai avuto paura di puntare il dito contro le esagerazioni della magistratura. ( provare a leggere l'UNITA'😉 Anzi, hanno denunciato a gran voce che la sinistra assortita (PD, Verdi, Movimento 5%, cespugli vari) ha usato i tribunali come fossero il braccio armato di un condominio litigioso. Ora, però, il boomerang torna indietro e colpisce proprio chi lo aveva lanciato.
Riprendere il potere con questi trucchetti da prestigiatore sarà arduo: la gente non è stupida, e non si lascia incantare da giochi di prestigio con toga e martelletto.
Quanto a me, non ho alcuna pretesa che lei cambi opinione: la democrazia è proprio questo, il diritto di saltare e cantare “chi non salta comunista è” senza che nessuno ci mandi i carabinieri.
E quando ho tempo libero organizzo serate danzanti, cori da stadio, premi improbabili e cotillons degni di un Festa della Pignatta. Perché sì, anche questo , farlo tra un canto e un ballo è democrazia.
MarcheseAdalberto: Barbyturiko In primavera ci sarà il grande spettacolo del referendum costituzionale: ognuno entrerà nel seggio come in un confessionale laico, e lì, con gesto solenne, pronuncerà il suo SI o il suo NO. Punto. Fine. Se vince il SI, cori angelici e campane a festa: alleluja! Se vince il NO, silenzio monastico e incenso: amen! In entrambi i casi, la democrazia avrà trionfato, e noi cittadini applaudirermo, che ci piaccia o no. Io, intanto, mi preparo la tesi in giurisprudenza su questo tema, con tanto di capitolo Palamara incluso: un romanzo giudiziario che fa venire il mal di stomaco. Vomito un giorno sì e l’altro pure, assistendo a certe scene con giudici che sembrano più tifosi da curva sud che custodi imparziali della legge. Non tutti, per fortuna, ma abbastanza da trasformare l’aula in un campo di calcio dove la toga diventa una divisa spudoratamente rossa .
Barbyturiko: MarcheseAdalberto ...tutto vero se...la gente che va' a votare, fosse come negli anni che furono, che s'informava ed era informata, ora è tutto bassanente relegato a tifo da ultras, con tutto quello che ne consegue 😔😔😔 Restiamo in attesa...
La fake news di Samarcanda: gli è stata attribuita una frase pronunciata, si dice, nella trasmissione Samarcanda del 23 maggio 1991: “Separare le carriere significa spezzare l’unità della magistratura. Il magistrato requirente deve poter svolgere la sua funzione senza dover rendere conto al potere politico”. In realtà, Borsellino non partecipò mai a quella trasmissione e quella citazione è stata smentita dalle teche Rai.
Strumentalizzazione politica: nel dibattito attuale sulla riforma della giustizia, sia i sostenitori sia gli oppositori della separazione delle carriere hanno cercato di usare il prestigio di Falcone e Borsellino per rafforzare le proprie tesi. Tuttavia, gli esperti sottolineano che questo finisce per distorcere il loro pensiero, perché le loro dichiarazioni autentiche sono poche e riferite a un contesto giudiziario molto diverso .
È ora di finirla con questa farsa della magistratura trasformata in sezione di partito: toghe rosse, correnti, giochi di potere , sembra un congresso politico più che un tribunale. Basta! La giustizia non è un palcoscenico per ideologie, ma un servizio al popolo italiano. La separazione delle carriere sarà il colpo di scopa che dirà finalmente stop ai togati politicizzati e alle correnti che hanno ridotto la magistratura a un teatrino. È tempo che i giudici tornino a fare il loro mestiere: applicare la legge in NOME DEL POPOLO ITALIANO , e che cazzo 🧐
https://pagellapolitica.it/articoli/quali-paesi-separazione-carriere-magistrati
E intanto tu, con la tua elevata opinione da comunista d’antan, mi guardi dall’alto. Io salto e canto “chi non salta comunista è” battendo pure le mani, ma la verità è che i comunisti veri , quelli che rispetto , la separazione delle carriere la vogliono eccome. Il problema? Che qui pullulano i “sinistroidi” che si autoproclamano comunisti, ma in realtà non lo sono manco per sbaglio.
Risultato: un’accozzaglia di gente che non sai se è carne o pesce .
E io, povero studente, rimango a chiedermi se la separazione delle carriere sia un principio giuridico o solo un test di coerenza politica.
E, dettaglio gustoso: qualche anno fa persino la sinistra auspicava la separazione delle carriere. Ma si sa, la coerenza è un optional. E guarda caso, solo una parte della magistratura oggi si strappa le vesti chissà perché!
1. Separazione delle carriere
Novità introdotta dalla riforma costituzionale (2025): ogni magistrato deve scegliere all’inizio se diventare giudice o pubblico ministero, senza possibilità di passaggio successivo.
Due CSM distinti: uno per i giudici e uno per i PM, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica.
Obiettivo dichiarato: rafforzare la terzietà del giudice e l’autonomia del PM, evitando commistioni di ruoli.
2. Sorteggio dei membri del CSM
Meccanismo previsto: i membri togati (magistrati) saranno estratti a sorte tra gli aventi diritto; i membri laici (professori e avvocati) saranno sorteggiati da liste predisposte dal Parlamento.
Finalità: ridurre il peso delle correnti e la “correntocrazia” denunciata dal caso Palamara.
Il sorteggio elimina clientele e accordi correntizi.
3. Abolizione dell’immunità dei consiglieri CSM
Situazione attuale: dal 1981 i consiglieri del CSM godono di immunità per le opinioni espresse nelle funzioni.
Proposta di riforma: abolire questa immunità per rendere i consiglieri responsabili delle loro condotte e decisioni.
Motivazione: evitare che l’immunità copra abusi di potere e favoritismi nelle nomine.
Impatto complessivo
Pro: maggiore trasparenza, riduzione del potere delle correnti, rafforzamento della fiducia dei cittadini.
Scenario futuro: referendum confermativo previsto per la primavera 2026 deciderà se queste riforme entreranno definitivamente in vigore.
In sintesi, il “vaso di Pandora” aperto da Palamara ha portato a un pacchetto di riforme radicali: carriere separate, CSM sdoppiato e sorteggiato, immunità abolita. La vera sfida sarà capire se queste misure riusciranno davvero a spezzare il sistema correntizio.
Eppure, c’è chi la chiama “la più bella del mondo” con la stessa convinzione con cui un venditore di pentole proclama il suo prodotto indistruttibile. Ma la verità, ahimè, non sempre coincide con gli slogan da corteo.
I comunisti autentici quelli che rispetto e tanto non hanno mai avuto paura di puntare il dito contro le esagerazioni della magistratura. ( provare a leggere l'UNITA'😉 Anzi, hanno denunciato a gran voce che la sinistra assortita (PD, Verdi, Movimento 5%, cespugli vari) ha usato i tribunali come fossero il braccio armato di un condominio litigioso. Ora, però, il boomerang torna indietro e colpisce proprio chi lo aveva lanciato.
Riprendere il potere con questi trucchetti da prestigiatore sarà arduo: la gente non è stupida, e non si lascia incantare da giochi di prestigio con toga e martelletto.
Quanto a me, non ho alcuna pretesa che lei cambi opinione: la democrazia è proprio questo, il diritto di saltare e cantare “chi non salta comunista è” senza che nessuno ci mandi i carabinieri.
E quando ho tempo libero organizzo serate danzanti, cori da stadio, premi improbabili e cotillons degni di un Festa della Pignatta. Perché sì, anche questo , farlo tra un canto e un ballo è democrazia.
Se vince il SI, cori angelici e campane a festa: alleluja!
Se vince il NO, silenzio monastico e incenso: amen!
In entrambi i casi, la democrazia avrà trionfato, e noi cittadini applaudirermo, che ci piaccia o no.
Io, intanto, mi preparo la tesi in giurisprudenza su questo tema, con tanto di capitolo Palamara incluso: un romanzo giudiziario che fa venire il mal di stomaco.
Vomito un giorno sì e l’altro pure, assistendo a certe scene con giudici che sembrano più tifosi da curva sud che custodi imparziali della legge. Non tutti, per fortuna, ma abbastanza da trasformare l’aula in un campo di calcio dove la toga diventa una divisa spudoratamente rossa .
Restiamo in attesa...