Felici e Dementi
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11 Novembre - 3.174 visualizzazioni
Approvato dal Ministero dell'Euforia Nazionale, Dipartimento della Serenità Programmata

Articolo 1 - Obbligo di Felicità
Ogni cittadino è tenuto, pena sanzione emotiva, a perseguire attivamente la propria felicità. La felicità è definita come uno stato di soddisfazione conforme agli standard ministeriali, aggiornati trimestralmente in base agli algoritmi del Benessere Pubblico.

Articolo 2 - Registro delle Emozioni
Tutti i cittadini dovranno compilare il Modulo 42-B (“Autocertificazione di Gioia&rdquo😉 entro il 5 di ogni mese. Le emozioni non conformi (tristezza, malinconia, ironia eccessiva) saranno soggette a revisione da parte del Comitato Etico dell'Allegria.

Articolo 3 - Felicità Uniforme
La felicità deve essere visibile, condivisibile e fotogenica. Sono vietate forme di felicità introspettiva, silenziosa o non monetizzabile. Ogni sorriso dovrà rispettare l'angolazione minima di 37 gradi.

Articolo 4 - Diritto alla Felicità Altrui
Ogni cittadino ha il diritto di interferire nella felicità del prossimo, qualora essa appaia difforme, eccessiva o non sufficientemente socializzata. La felicità non è un fatto privato: è un bene comune da gestire con responsabilità.

Articolo 5 - Felicità Retroattiva
Chiunque abbia vissuto momenti di infelicità nel passato è tenuto a reinterpretarli in chiave edificante. La nostalgia è ammessa solo se accompagnata da playlist motivazionali e selfie sorridenti.

Articolo 6 - Sanzioni
La mancata adesione al presente Manifesto comporta:

Ritiro temporaneo del diritto al brunch.

Obbligo di partecipazione a seminari di "Mindfulness Coatta".

Confisca dei sogni non conformi.

Nota finale: La felicità è un diritto, ma anche un dovere.
Chi non è felice, non è patriottico.
Chi è troppo felice, è sospetto.
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Manifesto della felicità obbligatoria