Chiacchiera
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22 Ottobre - 2.889 visualizzazioni
E' già mercoledì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno

Questa riflessione era ferma nel computer da diversi giorni. Avevano la precedenza i commenti sulla tragedia di Gaza, le elezioni, la fame nel mondo e il coraggio di gente che su una barca dava una lezione di solidarietà, la pietra che uccide nello sport. Non potevo tenerla nel silenzio. Sono devoto a Francesco, Santo della mia terra, l'uomo dell'abbraccio agli ultimi - due anni al liceo ad Assisi, quotidiano l'omaggio passando davanti alla basilica - e a Caterina, una laica consacrata, ferma nella fede e nell'aiuto agli alti.

Caterina e Francesco.

All'annuncio, dato con enfasi- ormai ogni annuncio della politica se non è accompagnato dal rullo di tamburi non è un annuncio- che il 4 ottobre sarebbe diventata festa nazionale dedicata a San Francesco , mi ero umilmente detto: Francesco non deve averla presa bene. Uomo giusto e corretto deve aver giudicato la decisione uno sgarbo a Santa Caterina.
Mi spiego. Il 4 ottobre era una festa civile- cioè si va a lavorare e si va a scuola- dedicata ai Patroni d'Italia, appunto Caterina e Francesco. Con la nuova legge, il Santo di Assisi diventa festa nazionale e la Santa di Siena resta quella civile. A parte la difficoltà sul piano normativo- due celebrazioni insieme
, una novità- la decisione mi sembrava un'ingiustizia nei confronti di Caterina Declassata. E mi ero chiesto: perché non dedicare il 4 ottobre festa nazionale- non si va a lavorare e non si va a scuola- ai due Patroni insieme?
Mi ero rassegnato a un altro pasticcio: due feste per due Santi con gli stessi ideali. Magari con un pizzico di preferenza – penso alla famosa frase di Andreotti - nella valutazione: prima lui.
Poi leggo che il presidente Mattarella, nel firmare la legge, non si è fermato a scrivere il nome e il cognome . Ha aggiunto che bisogna fare chiarezza: “Se fare riferimento per la giornata festiva del 4 ottobre esclusivamente a San Francesco ovvero anche a Santa Caterina, fino ad oggi considerati congiuntamente oppure stabilire date diverse“.
Come dire: perché non dedicare il 4 ottobre a Caterina e Francesco “fino ad oggi considerati congiuntamente”?
Caterina e Francesco ne sarebbero felici.
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Vaccata