Orsoinpiedi: Un tizio con una gamba di legno, un uncino al posto della mano destra ed una benda sull'occhio entra in un bar, si siede ad un tavolino ed ordina da bere. Il barista gli porta quello che ha ordinato e lui gli chiede: "Ma tu sei un pirata, un marinaio?" "Sì", gli risponde quello, "ho lavorato su navi e baleniere, ho passato la mia vita in mare." "E ti sei ferito in servizio, quando eri imbarcato?" lo incalza l'altro. "Sì". "Senti, ti scoccia raccontarti come ti sei fatto male?" allora il tizio comincia a raccontare: "Eravamo nel mar dei Sargassi, in mezzo ad una tempesta, il vento fischiava e il mare ti buttava secchiate d'acqua addosso. Si spezzò l'albero che mi cadde sulla gamba e dovettero amputarla" disse. "Chissà che dolore! e poi? racconta: cosa successe?" "Tornai a lavorare in mare, su una baleniera: durante una cattura la cima con l'arpione si aggrovigliò alla mia mano e venne strappata via dalla corda. E mi misero questo uncino" "Teribile!" esclama sempre più interessato il barista, preso dal racconto del marinaio: "E l'occhio? come è andata" Il tizio gli risponde: "Mi ha cagato un gabbiano nell'occhio". "Ma come?" dice il barista, "ti cade l'albeero addosso per la gamba, ti strappa via la mano una corda e per una cagata di piccione perdi un occhio?" "E' successo il giorno dopo che mi avevano messo l'uncino".
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"Ma tu sei un pirata, un marinaio?"
"Sì", gli risponde quello, "ho lavorato su navi e baleniere, ho passato la mia vita in mare."
"E ti sei ferito in servizio, quando eri imbarcato?" lo incalza l'altro.
"Sì".
"Senti, ti scoccia raccontarti come ti sei fatto male?" allora il tizio comincia a raccontare:
"Eravamo nel mar dei Sargassi, in mezzo ad una tempesta, il vento fischiava e il mare ti buttava secchiate d'acqua addosso. Si spezzò l'albero che mi cadde sulla gamba e dovettero amputarla" disse.
"Chissà che dolore! e poi? racconta: cosa successe?"
"Tornai a lavorare in mare, su una baleniera: durante una cattura la cima con l'arpione si aggrovigliò alla mia mano e venne strappata via dalla corda. E mi misero questo uncino"
"Teribile!" esclama sempre più interessato il barista, preso dal racconto del marinaio: "E l'occhio? come è andata"
Il tizio gli risponde: "Mi ha cagato un gabbiano nell'occhio".
"Ma come?" dice il barista, "ti cade l'albeero addosso per la gamba, ti strappa via la mano una corda e per una cagata di piccione perdi un occhio?"
"E' successo il giorno dopo che mi avevano messo l'uncino".