Chiacchiera
oggi alle ore 15:07 - 3.268 visualizzazioni
L'Italia non si svende per un punto nei sondaggi.
Quando un politico straniero offende il nostro Paese, ci si aspetterebbe una reazione dignitosa, unitaria, patriottica.
E invece, puntualmente, certi esponenti della sinistra si affrettano a giustificare l'insulto, purché serva a colpire il governo.
È uno schema che si ripete, sempre uguale, sempre più stanco: attacco esterno, indignazione selettiva , polemica interna.
Un copione logoro, che ormai non sorprende più nessuno.
Difendere l'Italia non significa difendere un partito.
Significa difendere la nostra storia, la nostra dignità, la nostra voce nel mondo.
E mentre i veri italiani - quelli che ancora credono nel valore della sovranità, della cultura e del rispetto - osservano, si chiedono: ma davvero non hanno altro da dire? Davvero la sinistra non riesce a sviluppare un pensiero, un tema, un'idea che non sia la solita invettiva contro chi governa?
Se qualcuno si sente più rappresentato da certi ambienti parigini o da salotti d'oltreconfine, nessuno lo trattiene.
Il mondo è vasto, le frontiere sono aperte, e i voli low-cost fanno miracoli.
Ma almeno ci risparmi la lezioncina morale mentre prepara le valigie.
L'Italia merita rispetto.
Anche da chi ci vive.
E soprattutto da chi pretende di rappresentarla.
Quando un politico straniero offende il nostro Paese, ci si aspetterebbe una reazione dignitosa, unitaria, patriottica.
E invece, puntualmente, certi esponenti della sinistra si affrettano a giustificare l'insulto, purché serva a colpire il governo.
È uno schema che si ripete, sempre uguale, sempre più stanco: attacco esterno, indignazione selettiva , polemica interna.
Un copione logoro, che ormai non sorprende più nessuno.
Difendere l'Italia non significa difendere un partito.
Significa difendere la nostra storia, la nostra dignità, la nostra voce nel mondo.
E mentre i veri italiani - quelli che ancora credono nel valore della sovranità, della cultura e del rispetto - osservano, si chiedono: ma davvero non hanno altro da dire? Davvero la sinistra non riesce a sviluppare un pensiero, un tema, un'idea che non sia la solita invettiva contro chi governa?
Se qualcuno si sente più rappresentato da certi ambienti parigini o da salotti d'oltreconfine, nessuno lo trattiene.
Il mondo è vasto, le frontiere sono aperte, e i voli low-cost fanno miracoli.
Ma almeno ci risparmi la lezioncina morale mentre prepara le valigie.
L'Italia merita rispetto.
Anche da chi ci vive.
E soprattutto da chi pretende di rappresentarla.
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L'elaborazione e l'approfondimento delle vestali destrorse del libero pensiero
Stevy, "Ma almeno ci risparmi la lezioncina morale"🙏
"Ritengo che anche a sinistra ci sia brava gente"
Bontà tua.
Vorremmo poter dire lo stesso anche a destra.
Molto difficile, a giudicare ad es, dai tuoi camerati di merende (& insulto)
👋
Nessuna morale ma non commento slogan di idioti che insultava il tricolore , vale a dx tanto quanto la sx , e ti ostini a ignorarlo , ma dai!!! Bossi un vecchio brontosauro , quelle affermazioni risalgono ai tempi di Garibaldi , andiamo ,puoi fare di meglio .
Argomento : Italia
Tema : nessuno la insulta , punto
"Tema : nessuno la insulta" (la nazione).
I "patrioti" dalla memoria all'occorrenza corta, ed il pelo sullo stomaco.
Con la Lega che insultava l'Italia, volendo pure dividerla, Forza Italia ed AN, oggi FdI, ci hanno fatto coalizioni e governi. Era ieri.
È storia patria! recentissima, che x l'imbarazzo vuoi sottotacere, ed archiviare furbescamente.
La coerenza. La credibilità. L'onore x la bandiera, x la nazione.
in tempi di revisionismi e memorie selettive, sento il bisogno di ribadire una verità semplice ma spesso trascurata: ho difeso la nazione con coerenza, anche quando farlo significava restare in piedi mentre attorno si improvvisava il teatro dell’assurdo.
Sì, parlo di quegli anni in cui la Lega, sotto la guida di Umberto Bossi, sembrava più interessata a evocare il Dio Po e a distribuire ampolle d’acqua sacra che a costruire un progetto politico credibile.
Anni in cui il dibattito pubblico oscillava tra il folklore padano e le minacce di secessione, come se l’unità nazionale fosse un’opzione da bar, e non una conquista storica.
Eppure, anche allora, ho scelto di restare fedele all’Italia.
Non per cieca adesione, ma per amore lucido e consapevole. Perché difendere la nazione non significa applaudire ogni sua espressione politica, ma saper distinguere tra ciò che la onora e ciò che la traveste da caricatura.
La coerenza, in certi momenti, è sembrata una forma di resistenza.
E il patriottismo, un esercizio di pazienza. Ma non ho mai smesso di credere che l’Italia meriti di essere difesa — anche quando chi la rappresenta sembra fare di tutto per renderlo difficile.
Con garbo, ma senza sconti.
Con sarcasmo, ma senza rancore.
Con amore, sempre.
Perché chi ama davvero l’Italia non la abbandona MAI
"ho difeso la nazione"
Garibaldi scansate!😉
Al di là dell' ombelico di stevy, il riferimento polemico è a certa classe dirigente imbarazzante e palesemente inadeguata, che fiumi di retorica patriottarda nn possono in alcun modo riscattare.
Bastassero i proclami, peraltro roboanti quanto vacui!
Ti è andata bene! In genere stevy caro🤗 grida al vilipendio! Spacciandosi x vittima di fantomatici insulti! A seguire, lezioncine umoristico moraleggianti di bon ton improbabilissimo.
Augusta Montaruli, pregiudicata, vicepresidente della commissione RAI
Blocco i maleducati e chi tiene loro bordone.