Satira
ieri alle ore 14:02 - 3.347 visualizzazioni
L'accordo tra Unione Europe e Usa prevede i dazi al 15% per vari prodotti esclusi acciaio e alluminio che rimangono al 50%.
In una dichiarazione congiunta la premier Giorgia Meloni e i due vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini hanno affermato che “Il Governo italiano accoglie positivamente la notizia del raggiungimento di un accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sui dazi e le politiche commerciali, che scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all'Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili”.
Ma come si fa a sostenere che l'accordo tra Ue e Usa sia positivo? Sono a rischio 200.000 posti di lavoro. Secondo la Svimez l'Italia può perdere un quarto di Pil, per Confindustria sarà emergenza sul lavoro.
Ma secondo il governo la soluzione sarebbe quella di derogare alla disciplina degli aiuti di Stato falsando così la concorrenza ed erogando soldi a pioggia?
Ma quali soldi poi che di soldi non ce ne sono.
Ma Meloni non era la grande statista? 🤔
In una dichiarazione congiunta la premier Giorgia Meloni e i due vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini hanno affermato che “Il Governo italiano accoglie positivamente la notizia del raggiungimento di un accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sui dazi e le politiche commerciali, che scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all'Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili”.
Ma come si fa a sostenere che l'accordo tra Ue e Usa sia positivo? Sono a rischio 200.000 posti di lavoro. Secondo la Svimez l'Italia può perdere un quarto di Pil, per Confindustria sarà emergenza sul lavoro.
Ma secondo il governo la soluzione sarebbe quella di derogare alla disciplina degli aiuti di Stato falsando così la concorrenza ed erogando soldi a pioggia?
Ma quali soldi poi che di soldi non ce ne sono.
Ma Meloni non era la grande statista? 🤔

C’era Renato Ricci, organizzatore maniacale, creatore dell’intero impianto giovanile del regime (ONB e GIL), o Italo Balbo, eroe delle trasvolate atlantiche, popolarissimo, avversario della guerra accanto alla Germania, tanto da essere messo in disparte.
Persino i più discutibili come Achille Starace – che oggi farebbe ridere – avevano una dedizione totale, un rigore quasi ascetico, una vita spesa al servizio dell’idea (sbagliata finché vuoi), ma senza talk show o campagne TikTok.
Erano militari, giuristi, giornalisti, ex combattenti, organizzatori. Formati sul campo, spesso laureati, con esperienze reali.
Oggi chi abbiamo? Ex opinionisti, influencer, doppi laureati farlocchi e portaborse da vent’anni, che non saprebbero reggere un dibattito storico, scrivere una pagina di programma, o organizzare una festa di sezione.
Nessuno dice che “fossero migliori” nel senso morale o ideologico. Ma erano più solidi, più strutturati, più adulti. Anche nella tragedia della storia.
Il problema non è rimpiangerli. È capire quanto in basso siamo caduti, se l’alternativa a un regime è diventata la mediocrità travestita da libertà.