Chiacchiera
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16 Luglio - 2.792 visualizzazioni
E' già mercoledì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno

Quando la vita nemmeno ti pensa.

E' la storia di chi è lasciato indietro. Di chi è dimenticato. Eppure è vivo.
Attende almeno un cenno. Ma la vita con lui è distratta. E lui se ne va , quasi scusandosi del disturbo.
E' la storia di Maya, un cane femmina. Ma potrebbe essere quella di un umano, del signor Rossi o della signora Bianchi. Di chiunque.
Maya è un mix di Pit Bull. E' di grossa stazza. E' entrata nel canile di Albenga 11 anni fa e da allora, dicono i volontari che si impegnano nella struttura, non ha mai abbaiato, sempre docile e ubbidiente .
Eppure in questi 11 anni nessuno l'ha mai chiesta in adozione. Nemmeno una carezza su quel pelo corto e morbido.
Ignorata .
Forse perché non è di piccola taglia, ha una muscolatura potente e un torace massiccio. Ecco, perché non è “carina”.
Si è ammalata, nessun lamento. Hanno provato un intervento, niente da fare. L'hanno lasciata morire. In silenzio. Un silenzio lungo 11 anni.
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Ho preso la notizia e l'immagine da un bellissimo articolo di Fulvio Cerutti su “La Zampa”, un inserto- molto interessante, consiglio di leggerlo- de “La Repubblica”. E' dedicato ai nostri amici animali. Ringrazio.
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