Chiacchiera
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hamilton89livello 13
1 Luglio - 2.683 visualizzazioni
Firenze, 1966. Un milione di libri della Biblioteca Nazionale affoga nel fango dell'Arno. Secoli di storia, cultura, sapere che sembrano perduti per sempre.
Immaginate la scena: volumi antichi, manoscritti, opere rare completamente sommersi. Una tragedia che oggi farebbe il giro del mondo in pochi minuti sui social.

Ma ecco che succede qualcosa di incredibile.
Dal nulla iniziano ad arrivare giovani da tutta Europa, dall'America, dal mondo intero. Senza smartphone, senza Facebook, solo con il passaparola. Si organizzano in catene umane e iniziano a tirare fuori libro dopo libro dal fango.

Li chiamarono gli "angeli del fango".

Pensateci: nel 1966, senza internet né niente, centinaia di ragazzi mollano tutto per salvare libri che probabilmente non avrebbero mai letto. Perché lo fanno? Perché sentono che quella cultura appartiene anche a loro.

Forse è questo il vero significato di patrimonio culturale: qualcosa che ci unisce tutti, anche quando non ce ne rendiamo conto. Qualcosa per cui vale la pena sporcarsi le mani, letteralmente.
Vaccata