Gas75: EbbeneSi dovrei avere ancora la foto del barattolo di lupini in salamoia, con l'etichetta "Allergeni: può contenere lupini". Tutta questa etichettatura sta diventando ridicola.
Pastafariano: Bella porcata questa e nessuno ha protestato quando è passata... sei allergico alla arachidi, per esempio, e stai comperando dei biscotti di avena che non dovrebbero contenere arachidi ma il rischio c'è perchè i produttori non sono attenti nell'igiene e rigirano la frittata avvertendoti che se hai una reazione allegrica la colpa é tua perchè non hai controllato 😎 Ci vuole un bel VAFFANCULO e la speranza di non diventare allergici all'improvviso a qualche allergene, o almeno dopo di loro 🧐
Gas75: Pastafariano loro che confezionano hanno questa scappatoia... Se vuoi vendere prodotti freschi nel tuo negozietto di quartiere che solo di affitto è un salasso, obbligatoria la certificazione HACCP. Due pesi e due misure.
Spanki: Pastafariano Non è necessario continuare a incoraggiare l'industria alimentare, soprattutto quella della roba (mi rifiuto di chiamarlo cibo o alimenti) ultraprocessata, si può scegliere altrimenti. Ci vuole un po' più di tempo, ma sai cosa mangi. Purtroppo ormai tutti viziati da un'offerta che supera la reale necessità... 😌
Gas75: Spanki cerco di comprare sempre le materie prime, ma talvolta manca il tempo per cucinare... Etichette del genere sono la dimostrazione di un grosso pasticcio fatto a monte: se confezioni un prodotto dichiarato senza pistacchio, DEVI assumere uno apposta a garantire che non ce ne siano, troppo comoda questa "incapacità di intendere e di volere" concessa dall'UE alle aziende alimentari.
EbbeneSi: No loro lo devono dire per legge, lo stabilimento dove la producono usa anche pistacchi per altri prodotti e quindi l'allergico non le può proprio toccare. Non c'entra l'intolleranza in questo caso ma per un allergico è un pericolo mortale quindi deve saperlo e dev'essere ben specificato. Ovviamente poi avendo pochi ingredienti lo noti subito, ma c'e' in tutti i prodotti l'elenco, perché loro mettono le mani avanti ma comunque un allergico non può proprio comprare le cose industriali a meno che non facciano solo un prodotto senza alcuna contaminazione sicura. Non c'entra nemmeno il fatto che siano tanto processati i prodotti, è per la vita di qualcuno l'avviso, se lo si vede in quest'ottica al di là delle tutele che loro ovviamente cercano di avere con la legge, si comprende perche' ci siano queste diciture.
EbbeneSi: Spanki appunto le persone allergiche devono solo comprare fresco, materie prime. P.S. anche dal contadino ci può essere qualche contaminazione che per un allergico non va bene eh: se uno gli vende senza avvisare le melanzane che sono state nella stessa cassetta coi pomodori e sei allergico e un pomodoro magari era tagliato per la raccolta può succedere di tutto... parlo di allergia, non "semplice" intolleranza.. È la persona allergica che deve fare caso a tutte queste cose, poveri...
Gas75: EbbeneSi le filiere vanno tenute separate, proprio per questo problema. Le aziende alimentari pensano solo a massimizzare la produzione, devono invece garantire l'assenza di ingredienti "intrusi", e prendersi il fastidio di controllare.
Pastafariano: Spanki Gas75: lo so ma faccio prima ad aprire un barattolo di piselli che non stare lì a sbucciarli e cuocerli due ore... vorrei ma non ho il tempo per farlo ma ora che ci penso non ricordo di averli visti in vendita, assieme ai fagioli, cosa che vedevo ancora negli anni '70 😎 Come verdure "non confezionate" vedo patate, carote, cipolle, lattughe et similia ma non trovo pi?u appunto fagioli e piselli 🥺 In compenso devo filtrare l'acqua del rubinetto perchè sarà ben depurata all'uscita dello stabilimento di purificazione e c'è un filtro all'ingresso nel palazzo ma quei pochi metri di tubatura tra il filtro ed il rubinetto della cucina mettono angoscia, hanno usato tubi in PVC degli anni '80 👀
Gas75: Pastafariano i piselli freschi io li trovo ancora ma per meno di un mese all'anno, idem le fave fresche. Il problema è la mancanza di tempo: ritmi di vita frenetici ormai inevitabili, "tanto da mangiare c'è il tal prodotto che basta scaldarlo 5 minuti". Nossignore, bisogna rallentare gli stili di vita per dare tempo di cucinare materie prime; chi vuole vivere di cibo confezionato faccia pure, ma non deve essere un ripiego perché non si ha tempo per cucinare. Tra l'altro con l'euro avremmo lavorato meno e guadagnato di più, io non dimentico!
Pastafariano: Gas75 Sono in pensione, avrei il tempo per tutto ma devo dormire (finalmente) almeno 8 ore e tra occhi e mani scassate le cose semplici portano via troppo tempo, ho due piccoli supermercati nel raggio di 300 metri ma impiego 2 ore per andare e venire perchè cammino lentamente.. Per mia fortuna un filo d'olio buono sulla pastasciutta mi sta anche bene ma non riesco più a smanettare in cucina come facevo un tempo, quando non avevo tempo 😁
Gas75: Pastafariano io nemmeno faccio piatti elaborati, preferisco semplici ma nutrizionalmente completi e... in porzioni abbondanti. Ho il supermercato letteralmente "dietro l'angolo", il mio problema sono i tempi ristretti avendo spesso soltanto un'ora scarsa di pausa pranzo (lavoro da casa), mi smarco soltanto alle 18 e non esiste alzarmi un'ora prima per cucinare.
Tutta questa etichettatura sta diventando ridicola.
Ci vuole un bel VAFFANCULO e la speranza di non diventare allergici all'improvviso a qualche allergene, o almeno dopo di loro 🧐
Non è necessario continuare a incoraggiare l'industria alimentare, soprattutto quella della roba (mi rifiuto di chiamarlo cibo o alimenti) ultraprocessata, si può scegliere altrimenti.
Ci vuole un po' più di tempo, ma sai cosa mangi.
Purtroppo ormai tutti viziati da un'offerta che supera la reale necessità... 😌
Però ci sono i mercati contadini per il fresco...
Sbagliato è acquistare sta roba...
Etichette del genere sono la dimostrazione di un grosso pasticcio fatto a monte: se confezioni un prodotto dichiarato senza pistacchio, DEVI assumere uno apposta a garantire che non ce ne siano, troppo comoda questa "incapacità di intendere e di volere" concessa dall'UE alle aziende alimentari.
Ovviamente poi avendo pochi ingredienti lo noti subito, ma c'e' in tutti i prodotti l'elenco, perché loro mettono le mani avanti ma comunque un allergico non può proprio comprare le cose industriali a meno che non facciano solo un prodotto senza alcuna contaminazione sicura.
Non c'entra nemmeno il fatto che siano tanto processati i prodotti, è per la vita di qualcuno l'avviso, se lo si vede in quest'ottica al di là delle tutele che loro ovviamente cercano di avere con la legge, si comprende perche' ci siano queste diciture.
P.S. anche dal contadino ci può essere qualche contaminazione che per un allergico non va bene eh: se uno gli vende senza avvisare le melanzane che sono state nella stessa cassetta coi pomodori e sei allergico e un pomodoro magari era tagliato per la raccolta può succedere di tutto... parlo di allergia, non "semplice" intolleranza..
È la persona allergica che deve fare caso a tutte queste cose, poveri...
Come verdure "non confezionate" vedo patate, carote, cipolle, lattughe et similia ma non trovo pi?u appunto fagioli e piselli 🥺
In compenso devo filtrare l'acqua del rubinetto perchè sarà ben depurata all'uscita dello stabilimento di purificazione e c'è un filtro all'ingresso nel palazzo ma quei pochi metri di tubatura tra il filtro ed il rubinetto della cucina mettono angoscia, hanno usato tubi in PVC degli anni '80 👀
Il problema è la mancanza di tempo: ritmi di vita frenetici ormai inevitabili, "tanto da mangiare c'è il tal prodotto che basta scaldarlo 5 minuti". Nossignore, bisogna rallentare gli stili di vita per dare tempo di cucinare materie prime; chi vuole vivere di cibo confezionato faccia pure, ma non deve essere un ripiego perché non si ha tempo per cucinare. Tra l'altro con l'euro avremmo lavorato meno e guadagnato di più, io non dimentico!