Chiacchiera
1 Ottobre - 2.940 visualizzazioni
DRACULA NON È STATO UN VAMPIRO MA UN PRINCIPE E GUERRIERO
Incontra il vero Dracula:
La storia di Vlad Tepes
Hai sentito parlare di Vlad l'Impalatore? Era un sovrano rumeno del XV secolo, noto per la sua reputazione crudele e le tattiche sadiche. Vlad III, noto anche come Vlad Dr ăculea o Vlad Tepes, ha acquisito notorietà per la sua brutalità durante il suo regno in Valacchia, una regione che ora fa parte della Romania.
Vlad era infame per il suo metodo di esecuzione preferito: l'impalamento. Questa crudele punizione consisteva nell'inserire un paletto affilato verticalmente nel corpo della vittima, lasciandola morire lentamente mentre il paletto emergeva dal torso. Si dice che Vlad abbia usato questa tortura non solo come punizione per i criminali, ma anche come tattica di guerra per terrorizzare i suoi nemici e mantenere il controllo sul suo territorio.
Una delle leggende più famose associate a Vlad è la sua presunta preferenza di cenare tra i campi di impalazione, mentre guardava le sue vittime morire. Questa reputazione sadica e spietata gli è valsa il soprannome di "Dracula", che significa "Figlio del Drago", un riferimento a suo padre Vlad II, che era membro dell'Ordine del Drago.
Anche se Vlad l'Impalatore era un sovrano crudele, gli vengono attribuite azioni che alcuni considerano tentativi di proteggere il proprio popolo dal pericolo esterno. La lotta contro l'invasione ottomana e il tentativo di mantenere la stabilità politica nella regione hanno generato opinioni contrastanti sulla sua eredità storica. Nonostante la sua reputazione infame, Vlad l'Impalatore rimane una figura affascinante nella storia e nella cultura
sapevatelo
Incontra il vero Dracula:
La storia di Vlad Tepes
Hai sentito parlare di Vlad l'Impalatore? Era un sovrano rumeno del XV secolo, noto per la sua reputazione crudele e le tattiche sadiche. Vlad III, noto anche come Vlad Dr ăculea o Vlad Tepes, ha acquisito notorietà per la sua brutalità durante il suo regno in Valacchia, una regione che ora fa parte della Romania.
Vlad era infame per il suo metodo di esecuzione preferito: l'impalamento. Questa crudele punizione consisteva nell'inserire un paletto affilato verticalmente nel corpo della vittima, lasciandola morire lentamente mentre il paletto emergeva dal torso. Si dice che Vlad abbia usato questa tortura non solo come punizione per i criminali, ma anche come tattica di guerra per terrorizzare i suoi nemici e mantenere il controllo sul suo territorio.
Una delle leggende più famose associate a Vlad è la sua presunta preferenza di cenare tra i campi di impalazione, mentre guardava le sue vittime morire. Questa reputazione sadica e spietata gli è valsa il soprannome di "Dracula", che significa "Figlio del Drago", un riferimento a suo padre Vlad II, che era membro dell'Ordine del Drago.
Anche se Vlad l'Impalatore era un sovrano crudele, gli vengono attribuite azioni che alcuni considerano tentativi di proteggere il proprio popolo dal pericolo esterno. La lotta contro l'invasione ottomana e il tentativo di mantenere la stabilità politica nella regione hanno generato opinioni contrastanti sulla sua eredità storica. Nonostante la sua reputazione infame, Vlad l'Impalatore rimane una figura affascinante nella storia e nella cultura
sapevatelo
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andycapp1970: Il conte draculaaaa minkiaaaa (cit)
1
1 Ottobre alle ore 20:23 · Ti stimo · Rispondi
Barbyturiko:
2
1 Ottobre alle ore 20:39 · Ti stimo · Rispondi
5calzinipuzzolenti: Sempre spaventoso però 🤣😂
1
1 Ottobre alle ore 21:14 · Ti stimo · Rispondi
garak: 5calzinipuzzolenti
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Paura Eh? Fabio De Luigi #shorts
1 Ottobre alle ore 21:16 · Ti stimo · Rispondi
garak: 5calzinipuzzolenti
1
Il mistero pi misterioso di Lucarelli
1 Ottobre alle ore 21:34 · Ti stimo · Rispondi
5calzinipuzzolenti: garak PAURAAAAA 😂🤣
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1 Ottobre alle ore 21:38 · Ti stimo · Rispondi
neandertalX: Uno dei tanti syronzi come sputin, il coreano gonfio, gli estremisti larabi eccetera. Poi quando invecchiano e muoiono marciscono come tutti quelli che hanno ammazzato.
1 Ottobre alle ore 21:44 · Ti stimo · Rispondi