Chiacchiera
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19 Aprile - 3.006 visualizzazioni
E' già venerdì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno

La Pietà fra i missili.

Il dolore e la disperazione. E la follia della guerra. In uno scatto.
E' la stessa “Pietà” di Michelangelo. Non nel silenzio e nella sacralità di una chiesa ma nel fragore delle bombe e nella disumanità sul palcoscenico dell'odio.
Una “Pietà” senza volti. La pietà degli invisibili. Gli inesistenti per il mondo che non ha pietà. E che, mentre scrivo, sta aprendo un nuovo scenario lanciando missili sull'Iran.
Mohammed Salem, fotografo palestinese della Reuters, è felice. Sta uscendo dall'ospedale Nasser -o quello che resta di un ospedale-nella striscia di Gaza: sua moglie ha dato alla luce un maschietto. E si imbatte nella tragedia proprio nell'ospedale.
Inas Abu Maamat, 36 anni, stringe il corpo della nipote Sally, 5 anni uccisa da un missile israeliano insieme alla madre e alla sorellina.
“ Che Dio, se esiste, abbia pietà di noi.
E' a questo che si riduce tutto”*
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*Roberto Bolano, poeta cileno.
La foto di Salem ha vinto, meritatamente, il “World Press Photo 2024". Ieri l'annuncio. Grazie Salem di questa testimonianza.
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Vaccata