Chiacchiera
30 Marzo - 3.093 visualizzazioni
E' già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
L' indifferenza nella passione del Mondo.
Le campane per tutta la giornata di ieri sono rimaste mute. Era il giorno della Passione. Ore di silenzio.
Avrebbe voluto parlare Francesco, in preghiera con Gesù nella via della Croce al Colosseo. Ha dovuto rinunciare all'ultimo momento per motivi di salute.
Ma hanno parlato le sue accorate parole – scritte di suo pugno- lette durante la Via Crucis. Francesco ha denunciato la Passione del mondo. Un Mondo mai sofferente come in questi tempi: da chi patisce il dramma della guerra, ai giovani in attesa che si ascolti il loro grido di dolore, agli anziani scartati, alle donne che subiscono oltraggi e violenze, alle vittime di coloro che usano una tastiera per insultare e pubblicare sentenze, ai bambini non nati e abbandonati.
Alla nona Stazione- Gesù spogliato delle vesti- mi ha colpito una parola di Francesco: indifferenza. Una denuncia secca, mai forte come ieri sera, dell'ultimo, silenzioso, ignorato insulto alla coscienza del mondo.
Profondo il pensiero di Francesco: Oggi è possibile vedere Gesù crocifisso ”nei sofferenti e in chi si è spogliato della dignità, nei cristi umiliati dalla prepotenza e dall'ingiustizia, da guadagni fin qui fatti sulla pelle degli altri, nell'indifferenza generale”.
“Secondo me non siamo diventati ciechi. Siamo ciechi che vedono. Ciechi che, pur vedendo, non vedono" ha detto Josè Saramago.
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Fonte dell'immagine: Corriere.it
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
L' indifferenza nella passione del Mondo.
Le campane per tutta la giornata di ieri sono rimaste mute. Era il giorno della Passione. Ore di silenzio.
Avrebbe voluto parlare Francesco, in preghiera con Gesù nella via della Croce al Colosseo. Ha dovuto rinunciare all'ultimo momento per motivi di salute.
Ma hanno parlato le sue accorate parole – scritte di suo pugno- lette durante la Via Crucis. Francesco ha denunciato la Passione del mondo. Un Mondo mai sofferente come in questi tempi: da chi patisce il dramma della guerra, ai giovani in attesa che si ascolti il loro grido di dolore, agli anziani scartati, alle donne che subiscono oltraggi e violenze, alle vittime di coloro che usano una tastiera per insultare e pubblicare sentenze, ai bambini non nati e abbandonati.
Alla nona Stazione- Gesù spogliato delle vesti- mi ha colpito una parola di Francesco: indifferenza. Una denuncia secca, mai forte come ieri sera, dell'ultimo, silenzioso, ignorato insulto alla coscienza del mondo.
Profondo il pensiero di Francesco: Oggi è possibile vedere Gesù crocifisso ”nei sofferenti e in chi si è spogliato della dignità, nei cristi umiliati dalla prepotenza e dall'ingiustizia, da guadagni fin qui fatti sulla pelle degli altri, nell'indifferenza generale”.
“Secondo me non siamo diventati ciechi. Siamo ciechi che vedono. Ciechi che, pur vedendo, non vedono" ha detto Josè Saramago.
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Fonte dell'immagine: Corriere.it
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5calzinipuzzolenti: Buondì Carletton
30 Marzo alle ore 09:28 · Ti stimo · Rispondi
