Prosit: Barbyturiko Il white striping colpisce tra il 50 e il 90% dei polli che appartengono a razze a crescita rapida. Il riferimento va proprio a quelle che risultano essere le più utilizzate negli allevamenti intensivi, per ovvie ragioni. Ciò le rende anche le più vendute nei supermercati. I segni fisici sono evidenti sui petti di pollo interi. In molti casi, però, è possibile individuare le striature anche sui filetti e, anche se con minor frequenza, sui muscoli della coscia. Non viene modificato però soltanto l’aspetto della carne. Se ne riduce il contenuto di proteine. Aumentano invece i grassi, fino al 224%. A ciò si aggiunge la non secondaria sofferenza causata ai polli, sottoposti a crescita rapida.
5calzinipuzzolenti: "White striping", una condizione che non solo degrada le qualità nutrizionali della carne ma ne altera anche texture e aspetto.
Il "white striping", visibile come striature bianche parallele alle fibre muscolari, non è solo un difetto estetico ma indica una crescita accelerata e innaturale dei polli, spesso risultato di condizioni di allevamento intensive. Questa patologia è sintomatica di una sofferenza estrema, causata dalla selezione genetica per una crescita rapidissima che priva le fibre muscolari di ossigeno e nutrienti, portando alla loro necrosi e sostituzione con tessuto adiposo. Questa condizione non solo evidenzia una sofferenza animale ma implica anche una riduzione del contenuto proteico della carne e un incremento dei grassi, compromettendo l'offerta di un'alimentazione sana e bilanciata ai consumatori.
Non viene modificato però soltanto l’aspetto della carne. Se ne riduce il contenuto di proteine. Aumentano invece i grassi, fino al 224%. A ciò si aggiunge la non secondaria sofferenza causata ai polli, sottoposti a crescita rapida.
Il "white striping", visibile come striature bianche parallele alle fibre muscolari, non è solo un difetto estetico ma indica una crescita accelerata e innaturale dei polli, spesso risultato di condizioni di allevamento intensive. Questa patologia è sintomatica di una sofferenza estrema, causata dalla selezione genetica per una crescita rapidissima che priva le fibre muscolari di ossigeno e nutrienti, portando alla loro necrosi e sostituzione con tessuto adiposo. Questa condizione non solo evidenzia una sofferenza animale ma implica anche una riduzione del contenuto proteico della carne e un incremento dei grassi, compromettendo l'offerta di un'alimentazione sana e bilanciata ai consumatori.