Chiacchiera
20 Novembre 2023 - 4.319 visualizzazioni
"Claudio vieni qui, avvicinati"
Cosa può sospettare un bambino di 11 anni quando due persone a bordo di una moto ti chiedono di avvicinarti? Magari avrà pensato di conoscerli ma, dato che indossavano il casco, non li aveva ancora riconosciuti . E allora Claudio si avvicinò.
Poteva mai immaginare, a soli 11 anni, che quelle persone avrebbero estratto una pistola e gli avrebbero sparato in mezzo agli occhi a meno di un metro di distanza? No, non poteva. Così finiva la breve vita di Claudio Domino, il 7 ottobre del 1986 a Palermo.
Cosa potrebbe spingere due assassini ad ammazzare così un ragazzino? Nessuno ha ancora dato una risposta certa ad oltre 30 anni dall'omicidio. Claudio era il figlio del proprietario di un'azienda di pulizia che aveva ottenuto l'appalto per l'aula bunker del tribunale del capoluogo siciliano dove si stava svolgendo il maxi processo contro Cosa Nostra. Alcuni pensarono a qualche collegamento tra l'omicidio e l'attività del padre, si ipotizzò anche che il ragazzino assistette allo spaccio di stupefacenti o di un sequestro di persona. Ad oggi, l'omicidio di Claudio Domino rimane irrisolto.
Non vi sono dubbi, invece, sul fatto che la Mafia, la Camorra, la 'ndrangheta e la Sacra Corona Unita i bambini li ammazzino senza troppi scrupoli. Li uccidono a sangue freddo, come nella storia che vi abbiamo appena raccontato, li ammazzano 'per errore' durante un agguato o li sciolgono nell'acido come nel caso del piccolo Giuseppe Di Matteo. Su questa pagina abbiamo provato a raccontare diversi casi simili per sfatare questo mito assurdo. E allora quando qualcuno prova a parlare di criminalità 'onorevole', di una mafia che non uccide i bambini, parlategli di Claudio Domino. Parlategli della piccola Angelica Pirtoli, di Rocco Gallace, di Giuseppe di Matteo, della strage dei 'picciriddi' di Catania. Avete l'imbarazzo della scelta.
Cronache Ribelli
Cosa può sospettare un bambino di 11 anni quando due persone a bordo di una moto ti chiedono di avvicinarti? Magari avrà pensato di conoscerli ma, dato che indossavano il casco, non li aveva ancora riconosciuti . E allora Claudio si avvicinò.
Poteva mai immaginare, a soli 11 anni, che quelle persone avrebbero estratto una pistola e gli avrebbero sparato in mezzo agli occhi a meno di un metro di distanza? No, non poteva. Così finiva la breve vita di Claudio Domino, il 7 ottobre del 1986 a Palermo.
Cosa potrebbe spingere due assassini ad ammazzare così un ragazzino? Nessuno ha ancora dato una risposta certa ad oltre 30 anni dall'omicidio. Claudio era il figlio del proprietario di un'azienda di pulizia che aveva ottenuto l'appalto per l'aula bunker del tribunale del capoluogo siciliano dove si stava svolgendo il maxi processo contro Cosa Nostra. Alcuni pensarono a qualche collegamento tra l'omicidio e l'attività del padre, si ipotizzò anche che il ragazzino assistette allo spaccio di stupefacenti o di un sequestro di persona. Ad oggi, l'omicidio di Claudio Domino rimane irrisolto.
Non vi sono dubbi, invece, sul fatto che la Mafia, la Camorra, la 'ndrangheta e la Sacra Corona Unita i bambini li ammazzino senza troppi scrupoli. Li uccidono a sangue freddo, come nella storia che vi abbiamo appena raccontato, li ammazzano 'per errore' durante un agguato o li sciolgono nell'acido come nel caso del piccolo Giuseppe Di Matteo. Su questa pagina abbiamo provato a raccontare diversi casi simili per sfatare questo mito assurdo. E allora quando qualcuno prova a parlare di criminalità 'onorevole', di una mafia che non uccide i bambini, parlategli di Claudio Domino. Parlategli della piccola Angelica Pirtoli, di Rocco Gallace, di Giuseppe di Matteo, della strage dei 'picciriddi' di Catania. Avete l'imbarazzo della scelta.
Cronache Ribelli
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mamoski: Nel Menù italiano troviamo anche queste portate. E c'è chi continua ad andare a cena in questo ristorante, pure persone importanti ehhh😔
2
20 Novembre 2023 alle ore 15:33 · Ti stimo · Rispondi

GiuBazz: Buon pomeriggio ☕️🍰
1
20 Novembre 2023 alle ore 16:00 · Ti stimo · Rispondi