Vaccata
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13 Novembre 2023 - 3.365 visualizzazioni
Nel febbraio dell'897 il papa Stefano VI (che aveva ottenuto l'elezione al Soglio pontificio grazie all'appoggio del partito spoletino), spinto dai sentimenti di odio verso Formoso che aveva rinnegato la casata spoletina, avendo per di più chiamato in Italia un re e un esercito straniero, e forse a seguito delle dirette pressioni di Lamberto e Ageltrude, ordinò la celebrazione di un processo post-mortem a carico del defunto papa, in quello che venne chiamato il "Sinodo del cadavere" (synodus horrenda); il clero romano avrebbe giudicato il pontefice traditore.

Il cadavere di Formoso venne dunque esumato, vestito dei paramenti pontifici e collocato su un trono nella basilica lateranense per "rispondere" di tutte le accuse che a suo tempo erano state avanzate da papa Giovanni VIII nel concilio del Pantheon del 19 aprile 876. Il processo aveva però anche delle evidenti motivazioni politiche: intendeva infatti punire l'appoggio manifestato da Formoso sia verso i Carolingi in occasione della successione al trono francese, sia soprattutto verso il partito "filo-germanico" nella persona di Arnolfo (peraltro legittimo imperatore), del quale aveva ottenuto l'intervento in Italia per spodestare Guido di Spoleto e suo figlio Lamberto dal trono imperiale.

Seguitemi per altre giaculatorie.
In vaticano si processano anche i morti: 897, sinodo del cadavere