garak: fioredacciaio Sull’origine del termine piemontese esistono due teorie. Secondo la prima teoria la parola deriverebbe dal termine greco chaire, imperativo del verbo chairo che significa “rallegrarsi/gioire”. Una delle leggende legate a questa interpretazione narra che un cadetto di casa Savoia, volendo vantarsi del fatto di conoscere il greco, avesse preso l’abitudine di salutare tutte le persone che incontrava dicendo chairo. Gli abitanti della città di Torino, per compiacere la casa reale, si erano messi ad imitare il saluto di questo cadetto trasformandolo poi nel più popolare cerea. Se a livello fonetico la somiglianza tra le due parole c’è, a livello semantico sembra invece reggere molto meno.
Per la seconda teoria, quella più accreditata, il saluto piemontese deriva invece dall’espressione “Saluto alla Signoria Vostra”, con alterazione della parola “Signoria” che nel parlato popolare è diventata sereia, serea, molto simile al saluto genovese scià o a quello veneziano sioria vostra. Questa origine giustificherebbe anche il tono reverenziale del saluto poiché indirizzato in passato a qualcuno di estrazione sociale medio-alta.
Il dizionario Treccani viene in supporto a questa teoria definendo il termine “cerea” così: [da serèa «signoria»; cfr. sere «signore»], regionale – Forma di saluto, in origine reverenziale, poi divenuta familiare, in uso nel Piemonte.
Orsoinpiedi: garak quasi! Andando alla ricerca delle origini quella più probabile è la preghiera 'Ave Maria piena di grazia', che in greco viene: "Χαίρε, Μαρία, κεχαριτωμένη", ovvero: "Kaire Maria, kechairetomene,". Il Kaire sarebbe il SALVE, oppure AVE, comunque un saluto.
Dan67: un mirabile esempio di lingua del basso piemonte, in quel della prov. di Cuneo, con riferimento particolare al triangolo Carrù-Clavesana-Piozzo😁
Per la seconda teoria, quella più accreditata, il saluto piemontese deriva invece dall’espressione “Saluto alla Signoria Vostra”, con alterazione della parola “Signoria” che nel parlato popolare è diventata sereia, serea, molto simile al saluto genovese scià o a quello veneziano sioria vostra. Questa origine giustificherebbe anche il tono reverenziale del saluto poiché indirizzato in passato a qualcuno di estrazione sociale medio-alta.
Il dizionario Treccani viene in supporto a questa teoria definendo il termine “cerea” così: [da serèa «signoria»; cfr. sere «signore»], regionale – Forma di saluto, in origine reverenziale, poi divenuta familiare, in uso nel Piemonte.
Andando alla ricerca delle origini quella più probabile è la preghiera 'Ave Maria piena di grazia', che in greco viene:
"Χαίρε, Μαρία, κεχαριτωμένη", ovvero: "Kaire Maria, kechairetomene,".
Il Kaire sarebbe il SALVE, oppure AVE, comunque un saluto.
https://youtu.be/vJor49sfF7I
Andammo a qualche concerto e cantavano le loro cover al karaoke con stupore dei presenti😂