Perla di Saggezza
GnHalf
22 Marzo 2022 - 6.288 visualizzazioni***Mi unisco al filone post pranzo pure io***
Qualunque cosa fai,
non rifiutare il tuo dolore;
accetta la tua sofferenza e resta vulnerabile.
Per quanto tu sia disperato,
accetta il tuo dolore così com'è,
perché sta cercando infatti di porgerti un prezioso dono:
la possibilità di scoprire, con la pratica spirituale,
ciò che si trova oltre le afflizioni.
Sogyal Rinpoche
Qualunque cosa fai,
non rifiutare il tuo dolore;
accetta la tua sofferenza e resta vulnerabile.
Per quanto tu sia disperato,
accetta il tuo dolore così com'è,
perché sta cercando infatti di porgerti un prezioso dono:
la possibilità di scoprire, con la pratica spirituale,
ciò che si trova oltre le afflizioni.
Sogyal Rinpoche
Il dolore è parte della vita, non ci piace, ma è ineludibile.
Cerchiamo di superarlo e neutralizzarlo ok: dopo se ci siamo riusciti, stiamo bene.
Idolatrarlo no: questa è altra cosa.
Accettare il dolore significa anche riconoscerne la negatività e l'impatto dannoso sulla nostra vita.
Pretendere che sia positivo invece è l'esatto opposto:
significa negarlo.
La negazione e la conversione nell'opposto sono sì meccanismi di difesa a volte utili, ma non sempre fisiologici.
Un uso eccessivo produce uno scollamento dalla realtà ed è psicotizzante.
Bello mio: con me non attacca. Io credo nella gioia di vivere.
Il dolore non elaborato incattivisce: viene vomitato all'esterno come veleno e cattiveria verso il prossimo.
Il dolore elaborato umanizza: è acquisizione della consapevolezza dei propri limiti ed accettazione dei limiti, diventa umiltà, apertura, tolleranza, contatto con la propria realtà interiore.
L'elaborazione, non il dolore per se stesso, è positiva 🙂