Nulupu: Orsoinpiedi gestire un problema significa controllarlo non chiudere tutto Ma iniziamo a dire che l'emergenza è sanitaria... e non gastronomica, industriale o dei trasporti.... guarda gli altri paesi dove non hanno chiuso cosa hanno fatto. Controlli ovunque e sanità potenziata e la gente è libera di circolare e lavorare in sicurezza
Orsoinpiedi: Nulupu mah.... in Germania cadono come le mosche, in Gran Bretagna idem, non parliamo di USA e sud America.... Tutti coglioni? Tutti fanno il lock down, anche più dell'Italia (in Israele sono al terzo): anche loro coglioni? In tutto il mondo ci sono i "ristori" (pur se con altri nomi), le lamentele, le zone colorate ed il divieto di spostamento. Devono davvero essere TUTTI coglioni. Tranne te?
Orsoinpiedi: Nulupu Francia? Austria? Canada? Giappone? Le menzogne mi sa che le dici tu, se non citi una nazione che non fa il lock down. E non lo hai fatto. E riguardo alla Cina dici sciocchezze da non informato: "La Cina ha deciso di ricorrere a un nuovo lockdown dopo 127 nuovi casi di Covid-19 e 183 contagi asintomatici, negli ultimi sei giorni: le autorità hanno quindi chiuso due città, Shijiazhuang e Xingtai. Entrambi i focolai, secondo gli esperti locali, sarebbero dovuti a casi importati dall’estero. Inoltre l’autorità contro la corruzione del Paese ha comunicato che tre funzionari locali sono stati puniti per non essere stati in grado di prevenire l’aumento dei contagi da coronavirus.
Coronavirus, nuovo lockdown in Cina: chiuse due città
Sia a Shijiazhuang sia a Xingtai si trovano nella provincia dell’Hebei, a nord di Pechino. In entrambi i centri è immediatamente iniziata la corsa ai tamponi, che dovrebbe chiudersi in poche ore nonostante nella prima città vivano 11 milioni e nella seconda 7. A tutte le persone è stato vietato di uscire dalla città: le autostrade sono state chiuse, così come sono stati bloccati e cancellati i trasporti aerei, ferroviari e via bus. La Cina ripiomba nella paura: cosa succede nell’Hebei
Shijiazhuang è la capitale della provincia dell’Hebei, conta 11 milioni di abitanti e si trova relativamente vicino a Pechino, distante circa 300 chilometri. Un focolaio fuori controllo causerebbe una nuova paralisi del Paese. Lo stesso direttore della Commissione sanitaria nazionale, Ma Xiaowei, ha definito grave la situazione: nelle ultime ore sono stati cancellati oltre 200 voli, ma l’attenzione ai trasporti è totale dato che sono stati organizzati posti di blocco lungo le strade che portano alla città. Sono stati chiusi gli asili e le scuole, vietati gli eventi pubblici e non è possibile accedere nemmeno ai siti turistici, serrati anche loro. Le autorità hanno imposto ai residenti di Shijiazhuang e Xingtai di restare a casa una settimana. Quelle di Pechino invece obbligano i lavoratori dell’Hebei a mostrare la prova di un impiego nella capitale, accompagnato da un test del virus negativo, prima di potervi accedere.
Gli abitanti di Pechino sono oltre 21 milioni, la capitale è uno snodo di interscambi di persone provenienti da tutto il mondo: se esplodesse un focolaio anche lì la Cina, ma anche tutti i Paesi che con lei hanno relazioni di qualsivoglia genere, si ritroverebbe di fronte a un’ondata forse più devastante delle precedenti."
Nulupu: è inutile. Spari cazzate. Sei limitato le come brodaglie inutili e filtrate che copi e incolli pensando che la verità la trovi su wikipedia. I lock down locali non sono il blocco di una nazione. E poi perche sei venuto a cambiare l'argomento del mio post?
ScarlettRed: Emblematica la frase sulla sua mascherina...UN POPOLO ISTRUITO è UN POPOLO LIBERO...abbiamo una scuola di merda e un livello di istruzione da far piangere...non dico altro
Nulupu: ScarlettRed ormai è tutto inutile. I pazzi siamo noi. Loro sono i salvatori. Ecchicazzo torna più. La gente parla del mondo standosene chiusa in casa a mangiare ciambelle.
ScarlettRed: Nulupu ma in tutto questo nessuno ha pensato di ringraziare la Fiat per le mascherine aromatizzate alla merda che regolarmente fanno avere ai nostri figli...non proteggono dal covid ma aiutano i giovani ad abituarsi al loro futuro
Tutti coglioni?
Tutti fanno il lock down, anche più dell'Italia (in Israele sono al terzo): anche loro coglioni? In tutto il mondo ci sono i "ristori" (pur se con altri nomi), le lamentele, le zone colorate ed il divieto di spostamento.
Devono davvero essere TUTTI coglioni.
Tranne te?
Le menzogne mi sa che le dici tu, se non citi una nazione che non fa il lock down. E non lo hai fatto.
E riguardo alla Cina dici sciocchezze da non informato:
"La Cina ha deciso di ricorrere a un nuovo lockdown dopo 127 nuovi casi di Covid-19 e 183 contagi asintomatici, negli ultimi sei giorni: le autorità hanno quindi chiuso due città, Shijiazhuang e Xingtai. Entrambi i focolai, secondo gli esperti locali, sarebbero dovuti a casi importati dall’estero.
Inoltre l’autorità contro la corruzione del Paese ha comunicato che tre funzionari locali sono stati puniti per non essere stati in grado di prevenire l’aumento dei contagi da coronavirus.
Coronavirus, nuovo lockdown in Cina: chiuse due città
Sia a Shijiazhuang sia a Xingtai si trovano nella provincia dell’Hebei, a nord di Pechino. In entrambi i centri è immediatamente iniziata la corsa ai tamponi, che dovrebbe chiudersi in poche ore nonostante nella prima città vivano 11 milioni e nella seconda 7.
A tutte le persone è stato vietato di uscire dalla città: le autostrade sono state chiuse, così come sono stati bloccati e cancellati i trasporti aerei, ferroviari e via bus.
La Cina ripiomba nella paura: cosa succede nell’Hebei
Shijiazhuang è la capitale della provincia dell’Hebei, conta 11 milioni di abitanti e si trova relativamente vicino a Pechino, distante circa 300 chilometri. Un focolaio fuori controllo causerebbe una nuova paralisi del Paese.
Lo stesso direttore della Commissione sanitaria nazionale, Ma Xiaowei, ha definito grave la situazione: nelle ultime ore sono stati cancellati oltre 200 voli, ma l’attenzione ai trasporti è totale dato che sono stati organizzati posti di blocco lungo le strade che portano alla città.
Sono stati chiusi gli asili e le scuole, vietati gli eventi pubblici e non è possibile accedere nemmeno ai siti turistici, serrati anche loro.
Le autorità hanno imposto ai residenti di Shijiazhuang e Xingtai di restare a casa una settimana. Quelle di Pechino invece obbligano i lavoratori dell’Hebei a mostrare la prova di un impiego nella capitale, accompagnato da un test del virus negativo, prima di potervi accedere.
Gli abitanti di Pechino sono oltre 21 milioni, la capitale è uno snodo di interscambi di persone provenienti da tutto il mondo: se esplodesse un focolaio anche lì la Cina, ma anche tutti i Paesi che con lei hanno relazioni di qualsivoglia genere, si ritroverebbe di fronte a un’ondata forse più devastante delle precedenti."
Come vedi non ne dici una giusta....