SempreIo: Orsoinpiedi d'accordo con te...ma nonostante il fascismo siamo stati gli unici che hanno colonizzato e non dominato. Non abbiamo iniziato una tratta di schiavi e anche se abbiamo iniziato con la violenza là si è fermata...non abbiamo cercato di imporre la nostra "civiltà" con repressione armata...quello lo hanno fatto tutti gli altri stati NON fascisti... sempre pour parler
Orsoinpiedi: SempreIo "hanno colonizzato e non dominato" Se lo dici tu: "Quando gli italiani in 3 giorni massacrarono 30mila uomini, donne e bambini innocenti in Etiopia Il 19, 20 e 21 febbraio del 1937 soldati e civili italiani diedero vita al massacro di Addis Abeba: in meno di tre giorni oltre trentamila civili etiopi vennero uccisi; tra loro molte donne, bambini, moltissimi mendicanti. In gran parte bruciati vivi, impiccati, ammazzati di botte, fucilati davanti alle loro case o in strada in virtù di una presunta superiorità razziale italiana e della cieca volontà di dominio di Benito Mussolini." Ma mi sa che dici bufale...
SempreIo: Orsoinpiedi l'evento a cui fai riferimento tu non è stato il primo fascista che si è alzato la mattina e ha detto "meh... quasi quasi oggi facciamo una strage perché ci annoiamo"...ma è stata la reazione ad un attentato a suon di bombe a mano ai danni del viceré e ai vertici governativi (Etiopi)...nella storia dell'umanità nessuna nazione "annessa" ad un altra è avvenuta pacificamente, nessuna colonizzazione è stata accettata inizialmente. Purtroppo è la legge del più forte sul più debole... assolutamente sbagliata ma così è stato e così sempre sarà...ovvio che NON sono assolutamente a favore della cosa (NON...leggi bene il NON) ma è storia, fatti avvenuti...quello che volevo dire è che l'Italia a differenza degli altri paesi dichiaratamente NON fascisti è stato l'unica a colonizzare piuttosto che a DOMINARE il che è differente...la mia non era una bufala. La storia è fatta si episodi che siano i no accettabili è tutto un altro discorso.
Orsoinpiedi: SempreIo "Storia La guerra in Etiopia: il volto feroce dell’esperienza coloniale italiana. Il 3 ottobre 1935, i soldati italiani, passarono il confine eritreo per invadere l'Etiopia. Una guerra che mostrò il volto più feroce e razzista del regime in Etiopia e in Libia. Viceré dell'Etiopia, e poi governatore in Libia, Rodolfo Graziani incarnò più di tutti il lato brutale dell'imperialismo nostrano. Dopo aver subìto, durante una cerimonia pubblica, il 19 febbraio 1937 ad Addis Abeba, un attentato dinamitardo al quale scampò per un soffio, Graziani ordinò una durissima rappresaglia. Per tre giorni gli occupanti massacrarono uomini, donne, vecchi e bambini. Fecero tra i 4mila e i 6mila morti. Migliaia di capanne furono date alle fiamme, i fuggiaschi falciati a colpi di bombe. L'uso, anzi l'abuso, di gas tossici resta infatti una delle vergogne del colonialismo italiano. Già in Libia, tra il 1923 e il 1931, i nostri avevano fatto ampio ricorso alle bombe al fosgene e all'iprite; in Abissinia vollero strafare. Il genocidio dei Senussiti. Nel capitolo genocidi, il crimine peggiore fu commesso in Libia ai danni della comunità senussita, rea di appoggiare il capo della guerriglia locale, Omar al- Mukhtar. L'intero altopiano della Cirenaica (Gebel e Marmarica) venne evacuato nel 1930 per ordine di Graziani. Metà della popolazione della Cirenaica, 100mila libici, furono deportati in vari lager, dove il 40% degli internati non sopravvisse. Esecuzioni pubbliche e fosse comuni erano all'ordine del giorno. E nell'epoca del governatore Italo Balbo (1934-1940), quando in Libia vennero chiusi i lager, i nomadi furono cacciati e le loro terre furono assegnate ai coloni italiani, per favorirne l'incremento demografico. «Un colossale furto, uno dei più palesi e odiosi che siano mai stati compiuti in Africa», ha sentenziato lo storico Angelo Del Boca. Senza contare le razzie in Cirenaica: 95% degli ovini e 80% di dromedari e cavalli confiscati o uccisi."
SempreIo: Orsoinpiedi capito...se per ogni cosa che dico la metti così non vale la pena continuare...non nego quello che hai scritto finora e nemmeno dico diversamente ma hai una visione a senso unico. Buon divertimento...ah...a proposito le bufale migliori delle mie le hanno a Caserta...buon appetito
Orsoinpiedi: SempreIo non è colpa mia se fai affermazioni audaci, estemporanee, prive di costrutto e non aderenti alla realtà dei fatti. Informati meglio, avrai accesso alle stesse informazioni che ho io e che dicono che non c'è merda più merda del fascismo.
Quantunque: Vignetta ormai da aggiornare: con l'abuso che ne ha fatto la lingua non è più così lunga. Il culo di Trumpone invece è sempre più ammorbidito.
mamoski: Poi questi "fans" che inveiscono contro i musulmani per come trattano le loro donne ...sono i super ammiratori dei vari Trump e compagnia bella. Sono poi Gli stessi che vedi a trans e si fanno sbattere il culo ma al bar inveiscono contro i festival GayPride. A marmottariijij🤓
Se lo dici tu:
"Quando gli italiani in 3 giorni massacrarono 30mila uomini, donne e bambini innocenti in Etiopia
Il 19, 20 e 21 febbraio del 1937 soldati e civili italiani diedero vita al massacro di Addis Abeba: in meno di tre giorni oltre trentamila civili etiopi vennero uccisi; tra loro molte donne, bambini, moltissimi mendicanti. In gran parte bruciati vivi, impiccati, ammazzati di botte, fucilati davanti alle loro case o in strada in virtù di una presunta superiorità razziale italiana e della cieca volontà di dominio di Benito Mussolini."
Ma mi sa che dici bufale...
Il 3 ottobre 1935, i soldati italiani, passarono il confine eritreo per invadere l'Etiopia. Una guerra che mostrò il volto più feroce e razzista del regime in Etiopia e in Libia.
Viceré dell'Etiopia, e poi governatore in Libia, Rodolfo Graziani incarnò più di tutti il lato brutale dell'imperialismo nostrano. Dopo aver subìto, durante una cerimonia pubblica, il 19 febbraio 1937 ad Addis Abeba, un attentato dinamitardo al quale scampò per un soffio, Graziani ordinò una durissima rappresaglia. Per tre giorni gli occupanti massacrarono uomini, donne, vecchi e bambini. Fecero tra i 4mila e i 6mila morti. Migliaia di capanne furono date alle fiamme, i fuggiaschi falciati a colpi di bombe.
L'uso, anzi l'abuso, di gas tossici resta infatti una delle vergogne del colonialismo italiano. Già in Libia, tra il 1923 e il 1931, i nostri avevano fatto ampio ricorso alle bombe al fosgene e all'iprite; in Abissinia vollero strafare.
Il genocidio dei Senussiti. Nel capitolo genocidi, il crimine peggiore fu commesso in Libia ai danni della comunità senussita, rea di appoggiare il capo della guerriglia locale, Omar al- Mukhtar. L'intero altopiano della Cirenaica (Gebel e Marmarica) venne evacuato nel 1930 per ordine di Graziani. Metà della popolazione della Cirenaica, 100mila libici, furono deportati in vari lager, dove il 40% degli internati non sopravvisse. Esecuzioni pubbliche e fosse comuni erano all'ordine del giorno.
E nell'epoca del governatore Italo Balbo (1934-1940), quando in Libia vennero chiusi i lager, i nomadi furono cacciati e le loro terre furono assegnate ai coloni italiani, per favorirne l'incremento demografico. «Un colossale furto, uno dei più palesi e odiosi che siano mai stati compiuti in Africa», ha sentenziato lo storico Angelo Del Boca. Senza contare le razzie in Cirenaica: 95% degli ovini e 80% di dromedari e cavalli confiscati o uccisi."
Continui con le bufale?🤔
Informati meglio, avrai accesso alle stesse informazioni che ho io e che dicono che non c'è merda più merda del fascismo.