nanovolante: mamoski visto la tua capacità coi numeri, sarai sicuramente in lizza come ministro dell'economia nel prossimo governo M5s, visto le grandi idee avute nei precedenti, chissà che miracoli faranno con te...
FarangTao: Però si preoccupa di quelli domestici. Come al solito 2 pesi e 2 misure. Mi chiedo anche che gusto ci sia a sparare ad un animale inerme, se non per soddisfare il proprio ego 🧐
GIORGIA MELONI DICHIARA GUERRA AGLI ANIMALI SELVATICI: In Consiglio dei ministri un DISEGNO di legge che cancellerà la tutela della fauna consegnando la natura in mano ai cacciatori.
Il disegno sarebbe stupendo se gli ANIMALI da non tutelare più FOSSERO DI ALTRE SPECIE.... Giuseppe Marchetti●Gig53
GIORGIA MELONI DICHIARA GUERRA AGLI ANIMALI SELVATICI LE ASSOCIAZIONI IN RIVOLTA Sta per arrivare in Consiglio dei ministri un DISEGNO di legge che cancellerà la tutela della fauna consegnando la natura in mano ai cacciatori. CACCIA IN SPIAGGIA, CATTURA DI UCCELLI DA CHIUDERE IN GABBIA A VITA E ZERO RISCHI PER I BRACCONIERI
Le associazioni ambientaliste e animaliste: “INACCETTABILE ATTO DI ARROGANZA CHE CALPESTA LA COSTITUZIONE E LIMITA LE LIBERTA' E I DIRITTI DI TUTTI APRENDO A INAUDITE FORME DI VIOLENZA SUGLI ANIMALI. Chiamiamo a raccolta il mondo scientifico, culturale e tutti quelli che hanno a cuore la natura e la libertà.” Le associazioni ENPA, LAC, LAV, LIPU, WWF Italia, sono venute a conoscenza del contenuto del disegno di legge che circola in ambienti venatori e che il Governo è intenzionato a presentare, forse già nel prossimo Consiglio dei ministri per poi mandarlo al Parlamento. Si tratta di un testo intriso di ideologia ed estremismo filo-venatorio che di fatto regala ai cacciatori la fauna selvatica e le aree naturali che la Costituzione riconosce come patrimonio di tutti e delle future generazioni, facendosi beffe della scienza e dei diritti dei cittadini. La devastante “riforma governativa”, elaborata sotto dettatura delle frange più estreme dell'associazionismo venatorio, senza alcuna condivisione col mondo ambientalista, presenta elementi di palese incostituzionalità e contrasta con le direttive europee in materia, ma evidentemente tutto questo non sembra interessare chi ci governa: accontentare un proprio elettorato di riferimento vale l'uccisione indiscriminata di centinaia di milioni di animali, la privatizzazione della natura e nuove procedure di infrazione che tanto non pagheranno né i ministri né i cacciatori, ma tutti i cittadini italiani.
Il governo Meloni fin dall'inizio dell'attuale legislatura si è dimostrato ossessionato dai consensi venatori portando il Parlamento ad emanare decine di provvedimenti atti a scardinare progressivamente le tutele della fauna selvatica. Non soddisfatti, ora si accingono ad una misura drastica, cercando di far passare sotto silenzio un progetto che va contro le regole europee, gli animali, ma anche contro le persone, la loro sicurezza, la libertà di fruire delle aree protette, i sentimenti e la cultura ma anche lo sviluppo economico di questo Paese.
Le Associazioni ambientaliste e animaliste sottolineano come ci si trovi di fronte ad un punto di non ritorno. Chi voterà a favore di questa riforma sarà responsabile del peggior attacco mai inflitto alla fauna selvatica! Ci attendiamo una forte risposta da tutte le forze di opposizione e chiediamo ai parlamentari della maggioranza di fermare questo scempio. Le Associazioni faranno tutto il possibile per impedire che questo scempio diventi legge, per questo chiamiamo a raccolta tutti coloro i quali amano la natura e sentono la responsabilità di difenderla da questi attacchi: associazioni, comitati, mondo scientifico e culturale, imprese, singoli cittadini. La fauna e la natura che la ospita non sono il giocattolo dei cacciatori, non sono la merce di scambio tra politici e le lobby di cacciatori e di produttori di armi. Sono un bene comune che appartiene a tutte e tutti.
I PRINCIPALI ORRORI DELLA RIFORMA SULLA CACCIA DEL GOVERNO MELONI · La caccia da attività ludica diventa una pratica che per legge concorre alla tutela della biodiversità e dell'ecosistema dimenticando gli impatti che determina sulla conservazione della biodiversità. Un vero e proprio atto autoritario che, senza alcun tipo di condivisione con il mondo esterno a quello della caccia, impone a tutti un'attività che la maggioranza della popolazione ormai non condivide. · Si estendono enormemente le aree cacciabili, riducendo e in alcuni casi azzerando le regole e i divieti. · Le Regioni sono obbligate a ridurre le aree protette se ritenute “eccessive”, secondo una interpretazione della legge che il Consiglio di Stato ha più volte ritenuto errata, prevedendo addirittura un potere sostitutivo del Ministro dell'Agricoltura. · Vengono riaperti gli impianti di cattura dei richiami vivi le specie che possono essere catturate passano da 7 a 47 (milioni di animali oggi liberi finiranno all'ergastolo). Viene eliminato ogni limite nel possesso di uccelli da richiamo provenienti da allevamento. I controlli diventano sostanzialmente impossibili, favorendo il bracconaggio e il traffico di animali. · Viene consentita la caccia nelle aree demaniali come spiagge, zone dunali, foreste, praterie con enormi rischi per escursionisti, villeggianti, ciclisti... · Cancellato ogni limite alla costruzione di nuovi appostamenti fissi di caccia con enormi impatti sul turismo e sull'inquinamento da piombo dei pallini. · Le gare di caccia con cani e fucili sono consentite anche di notte e nei periodi di nidificazione. · Nelle aree private la caccia potrà essere esercitata senza regole. · Viene riconosciuta la licenza di caccia ai cittadini stranieri e non ...
Sarebbe bello rispettare gli "altri" animali, ma temo sia impossibile per la maggior parte di noi... visto che non abbiamo riguardo neanche per la nostra specie.
io invece 5 👌 Perché per me confini, bandiere, dialetti , inni, rigidità religiose e politiche..etc sono solo minchiate che servono a dividerci e a controllarci. Il pianeta è di tutti.. e tutti debbono avere le stesse opportunità, a prescindere dalle possibilità economiche.
Nascere in una società organizzata, benestante che offre opportunità ... oppure in un paese povero ... è solo questione di " bucio di culo ".
C'è tanta gente in gamba che non ha opportunità... e tanta altra che occupa posti fissi o statali... e non sa fare una ceppa.
Inoltre molti che vestono in giacca e cravatta delinguono tanto quanto certi immigrati ...
L'onestà e la voglia di lavorare non sono direttamente proporzionali allo status sociale. Basta guardarsi attorno...
òstrega: Giuseppe-Marchetti Gig53 capisco il tuo discorso sulla fortuna, ma non confondere la cittadinanza con il permesso di soggiorno. La cittadinanza non è una cosa che puoi dar via come il pane ai piccioni. E la sostenibilità non va persa di vista.
Giuseppe Marchetti Gig53: òstrega Secondo me le regole hanno senso se vanno di pari passo con il senso di umanità. Una persona onesta, che lavora, che paga le tasse, che ha famiglia qui... e che lo richiede può avere cittadinanza, anche dopo 5 anni...
òstrega: Giuseppe-Marchetti Gig53 confondi la cittadinanza col visto di lavoro che autorizza il soggiorno. Quello che dici tu è corretto per ottenere il rinnovo del visto, finché farà quel lavoro (ammesso che quel lavoro continuerà ad esistere, servirà ancora e sarà sempre lui a farlo).
Giuseppe Marchetti Gig53: òstrega per me se assolvono a tutti i requisiti richiesti per avere la cittDinanza, ... si può abbassare il limite a 5... quasi quanto per residenti u.e. cioè 4... naturalmente è solo il mio parere.
Cmq vedrai che , come al solito, non si raggiungerà il quorum..
È questo atteggiamento ad essere triste, preoccupante.. non tanto le opinioni di ciascuno.
Tra poco compirò 72 anni. Io e mia moglie siamo pensionati. I miei 2 figli hanno, entrambi, un'attività non precaria. Quindi potrei anche fregarmene e fare altro in quei giorni.
Ma ritengo che per cercare di cambiare questo mondo, ci sia bisogno di tutti, anche di quelli che la pensano un pò diversamente da me, ma che faranno il loro dovere, come te. 👌 Questo è già tanto. Buona serata ☺️