porcocane: Jeoshua ha Nozri - Giovanni di Gàmala e poi l'altro...
Se il Jeoshua ha Nozri o Giovanni, è il Cristo, l'Unto del Signore, l'uomo vero della storia, l'esseno-zelota, figlio di Giuda il Galileo, che inneggiava, come un moderno terrorista islamico, alla distruzione fisica di Roma, suo nemico spirituale e politico, arrestato sul monte degli ulivi da 600 SOLDATI e morto crocifisso dopo essere stato torturato; se il Cristo ebreo, è l'aspirante messia assicurato alla giustizia dei dominatori e mostrato al popolo convenuto per la grande festività pasquale come un fallito che agonizzava miseramente sulla croce. Se si trattava di colui che, sceso dal suo paese natale, la Palestina settentrionale, si era unito alla confraternita dei qumraniani e di cui Giovanni aveva detto: "ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile", chi è allora l'Aissa che ha viaggiato in Oriente per 17 anni dove ha lasciato tracce evidenti del suo passaggio? Stiamo forse parlando di due figure completamente diverse, uno il Cristo ebraico guerriero e l'altro il Jeshua spirituale non legato a nessuna religione che i Padri della Chiesa hanno mischiato scientificamente per crearne un terzo, il Figlio di Dio incarnato? Una cosa è sicura però, abbiamo alcune certezze: la prima, è che la tradizione cristiana che è giunta fino a noi, iniziando da San Paolo e attraverso l'opera di innumerevoli padri della chiesa, nei secoli II, III, IV e successivi, sostanzialmente in ambienti non palestinesi, ha creato la figura di "Nostro Signor Gesù Cristo", assemblando brandelli della figura storica del sedicente messia che fu crocifisso da Pilato.... con libere formulazioni teologiche. Oppure, non solo con brandelli di quella figura storica, ma con brandelli di più figure storiche; una delle quali potrebbe essere stata veramente un individuo di nome Gesù o Jeshua, tenendo presente che non esiste alcuna fonte storica extratestamentaria che, nel primo secolo, conosca il personaggio centrale della fede cristiana sotto il nome di Gesù. Le poche famose citazioni degli autori Tacito, Svetonio e Plinio, conoscono solo Christus o Chrestus, ma ignorano Gesù. Per quanto riguarda Giuseppe Flavio, invece, sappiamo bene che il brano in cui si parla di Gesù, il cosiddetto "Testimonium Flavianum", secondo il parere unanime di studiosi laici e non, è un clamoroso falso interpolato dagli scribi cristiani. Il nome Gesù esiste solo in quei documenti confessionali che sono espressione di una fede cristiana già costituita. Perciò saremmo addirittura tenuti a precisare che, in senso rigorosamente scientifico, non è possibile parlare di Gesù come di qualcuno che è esistito nella storia, ma solo nella tradizione di una fede religiosa! Tutto chiaro?
Se il Jeoshua ha Nozri o Giovanni, è il Cristo, l'Unto del Signore, l'uomo vero della storia, l'esseno-zelota, figlio di Giuda il Galileo, che inneggiava, come un moderno terrorista islamico, alla distruzione fisica di Roma, suo nemico spirituale e politico, arrestato sul monte degli ulivi da 600 SOLDATI e morto crocifisso dopo essere stato torturato; se il Cristo ebreo, è l'aspirante messia assicurato alla giustizia dei dominatori e mostrato al popolo convenuto per la grande festività pasquale come un fallito che agonizzava miseramente sulla croce. Se si trattava di colui che, sceso dal suo paese natale, la Palestina settentrionale, si era unito alla confraternita dei qumraniani e di cui Giovanni aveva detto: "ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile",
chi è allora l'Aissa che ha viaggiato in Oriente per 17 anni dove ha lasciato tracce evidenti del suo passaggio? Stiamo forse parlando di due figure completamente diverse, uno il Cristo ebraico guerriero e l'altro il Jeshua spirituale non legato a nessuna religione che i Padri della Chiesa hanno mischiato scientificamente per crearne un terzo, il Figlio di Dio incarnato? Una cosa è sicura però, abbiamo alcune certezze: la prima, è che la tradizione cristiana che è giunta fino a noi, iniziando da San Paolo e attraverso l'opera di innumerevoli padri della chiesa, nei secoli II, III, IV e successivi, sostanzialmente in ambienti non palestinesi, ha creato la figura di "Nostro Signor Gesù Cristo", assemblando brandelli della figura storica del sedicente messia che fu crocifisso da Pilato.... con libere formulazioni teologiche. Oppure, non solo con brandelli di quella figura storica, ma con brandelli di più figure storiche; una delle quali potrebbe essere stata veramente un individuo di nome Gesù o Jeshua, tenendo presente che non esiste alcuna fonte storica extratestamentaria che, nel primo secolo, conosca il personaggio centrale della fede cristiana sotto il nome di Gesù. Le poche famose citazioni degli autori Tacito, Svetonio e Plinio, conoscono solo Christus o Chrestus, ma ignorano Gesù. Per quanto riguarda Giuseppe Flavio, invece, sappiamo bene che il brano in cui si parla di Gesù, il cosiddetto "Testimonium Flavianum", secondo il parere unanime di studiosi laici e non, è un clamoroso falso interpolato dagli scribi cristiani. Il nome Gesù esiste solo in quei documenti confessionali che sono espressione di una fede cristiana già costituita. Perciò saremmo addirittura tenuti a precisare che, in senso rigorosamente scientifico, non è possibile parlare di Gesù come di qualcuno che è esistito nella storia, ma solo nella tradizione di una fede religiosa!
Tutto chiaro?