Chiacchiera
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MissScocciolivello 12
29 OttobreMod - 5.143 visualizzazioni
Vivi era rientrata dall'ufficio (dove aveva cercato invano di convincere i suoi clienti che un palazzo a forma di ciotola per gatti non era "costruttivamente sostenibile" ed era affranta.
I suoi due gatti l'avevano accolta con le solite, inaspettate sorprese.
​Pippo, il rosso ex-sindacalista (ora noto per il suo temperamento da Capo Progetto), era seduto in cima al frigorifero. Biby, la calico specialista in efficienza energetica, era appollaiata sulla ringhiera del terrazzo, apparentemente intenta a calcolare l'inclinazione dei raggi solari.
​Vivi si lasciò cadere sul divano. "Pippo, Biby," sospirò, "il mio progetto per riqualificare il vecchio Mercato di Mezzo è stato bocciato. Dicono che è troppo... sobrio."
​Pippo non si mosse dal frigo. Si schiarì la gola e dalla sua bocca uscì una voce baritonale, profonda, da filosofo zen esperto di feng shui: Sobrio? L'architettura deve essere gioia pura. Vivi, stai dimenticando il potere del tulle! Hai bisogno di una visione trascendentale, una che colleghi il cemento al cosmo. Il terrazzo è il punto d'inizio!
Biby, senza scendere dalla ringhiera, puntò il suo sguardo eterocromatico verso l'alto e miagolò in un vocabolario che mescolava la fisica quantistica e i cori gospel: "Non è un problema di sobrio, è un problema di flusso. Il
cosmo non fluisce bene se non ci sono elementi dinamici. Pippo ha ragione, ma manca la musica. Abbiamo bisogno di un evento di risonanza armonica!"
​Prima che Vivi potesse chiedere che diavolo fosse una "risonanza armonica", i due gatti entrarono in azione.
​Pippo, con la velocità di un operaio specializzato, balzò dal frigo, afferrò le sue due più grandi palle di pelo accumulate (le chiamava "Accumulatori di Creatività"😉 e le lanciò come se fossero dadi da gioco sul tappeto.
​Poi, con un gesto solenne, afferrò la tenda da sole a righe del terrazzo. Ma invece di tirarla giù, strappò via la tela e, con la precisione di un laser, la sostituì con la tenda di pizzo e tulle che Vivi usava solo per le grandi occasioni.
​Nel frattempo, Biby si era aggrappata a una delle grandi antenne paraboliche sul tetto del palazzo vicino e aveva iniziato a suonarla come se fosse un gigantesco gong alieno. Ogni colpo produceva un'onda sonora visibile: onde quadre di colore rosa shocking che viaggiavano attraverso l'aria come fossero gelatine animate.
​"La risonanza!" gridò Biby, la sua voce da sintetizzatore ora pitchata per un ottavino da concerto. "Vivi, guarda il tulle! Ora si carica!"
​La tenda di tulle, colpita dalle onde sonore rosa, si gonfiò come un paracadute e iniziò a roteare, staccandosi dal supporto e planando lentamente sul terrazzo. La luce del sole, filtrata dal tessuto leggero, proiettava sul pavimento e sui muri delle geometrie mutevoli, colorate, che sembravano danzare.
​Pippo si sedette al centro del terrazzo, ora coperto da una luce irreale.
​"Ecco la tua architettura, Vivi! Leggera, fluttuante, piena di tulle. Il Mercato di Mezzo deve fluttuare!" sentenziò, mentre mordicchiava la sua Accumulatore di Creatività.
Vivi, con gli occhi spalancati, guardò il terrazzo trasformato in un laboratorio cosmico di danza aerea. La Tenda di Tulle aveva atterrato perfettamente sul suo tavolo da disegno, creando un punto focale di luce magica.
​"Fluttuare..." sussurrò Vivi, finalmente ispirata. "Hai ragione, Pippo! Il soffitto deve essere immateriale! Biby, continua con quel suono, mi serve un Sol Maggiore Quantistico!"
​Biby rispose con un'ultima, potente vibrazione dall'antenna, che non solo generò la nota richiesta, ma fece anche levitare il vaso di basilico di Vivi.
​Vivi si precipitò al tavolo, afferrando una matita. Il suo nuovo progetto per il Mercato di Mezzo non avrebbe avuto un tetto, ma un gigantesco velario di tulle, in grado di catturare la luce e le frequenze cosmiche. Sotto, tutto sarebbe stato di un allegro, surreale colore rosso fuoco e tartaruga, come i suoi due maestri di design.
​Quando alzò lo sguardo per ringraziarli, Pippo e Biby erano tornati normali. Pippo stava dormendo nel tulle, e Biby stava leccando con calma il basilico levitante.

Vivi
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Vaccata