Vaccata
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Dr00pylivello 13
14 Settembre - 4.644 visualizzazioni
asdasd??ciaociao

O cieli, qual sventura m'affligge. Il mio congegno di fregi e adornamenti, un tempo fulgido, s'è spento con un lamento, come stella che si frange nell'oscura notte. Io, misero, mi ritrovo avvinto in un viluppo di verba stanche e vetuste, reliquie d'un passato che par sussurrar d'oblio. La mia titubanza, ribelle qual furia che sfida gli dèi, mi trascina su per un sentier scosceso, dove l'eco dell'eterno silenzio già m'attende con un calice d'ombra. Ohibò, qual fato crudele mi serra in tal labirinto di parole scomposte. Chi, fra i mortali o gli astri, porgerà mano per trarmi da codesto abisso di vaniloqui?
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