Bestiaccia
28 Marzo - 2.948 visualizzazioni
Uno dei grandi (eufemismo) problemi che l'umanità dovrà affrontare in futuro sarà quello della carenza di cibo.
Per questo, la ricerca di soluzioni alternative è sempre in corso, e l'ultima idea arriva da uno studio pubblicato su Scientific Reports, che propone di prendere in considerazione, come fonte di proteine ad alto rendimento e basso impatto ambientale, la carne di PITONE.
Un team di Oxford ha fatto uno studio su circa 4.600 esemplari, distribuiti in due diverse fattorie in Thailandia e Vietnam. Gli animali sono stati tenuti in grossi magazzini ben ventilati per simulare la temperatura del loro ambiente naturale, e nutriti a piccoli roditori e supplementi proteici derivanti da scarti agricoli.
Conclusioni dello studio: MEGLIO DI MUCCHE E POLLI.
Con il regime a base di piccoli roditori e scarti agricoli, i pitoni sono cresciuti quasi mezz'etto al giorno, e ogni 4 grammi di cibo hanno "restituito" un grammo di carne di pitone – un fattore di conversione che li rende più efficienti di altri animali da allevamento. Inoltre, le emissioni di gas serra di questi allevamenti si sono rivelate inferiori a quelle di mucche, maiali e pollame.
Aggiungeteci che ogni pitone femmina può deporre 100 uova all'anno per 20 anni, e capirete perché, anche dal punto di vista numerico, la loro carne è una delle soluzioni più promettenti per i prossimi anni in cui dovremo "inventarci" nuove fonti di cibo.
Siete pronti per la carne di pitone? 😆😅😂
Per questo, la ricerca di soluzioni alternative è sempre in corso, e l'ultima idea arriva da uno studio pubblicato su Scientific Reports, che propone di prendere in considerazione, come fonte di proteine ad alto rendimento e basso impatto ambientale, la carne di PITONE.
Un team di Oxford ha fatto uno studio su circa 4.600 esemplari, distribuiti in due diverse fattorie in Thailandia e Vietnam. Gli animali sono stati tenuti in grossi magazzini ben ventilati per simulare la temperatura del loro ambiente naturale, e nutriti a piccoli roditori e supplementi proteici derivanti da scarti agricoli.
Conclusioni dello studio: MEGLIO DI MUCCHE E POLLI.
Con il regime a base di piccoli roditori e scarti agricoli, i pitoni sono cresciuti quasi mezz'etto al giorno, e ogni 4 grammi di cibo hanno "restituito" un grammo di carne di pitone – un fattore di conversione che li rende più efficienti di altri animali da allevamento. Inoltre, le emissioni di gas serra di questi allevamenti si sono rivelate inferiori a quelle di mucche, maiali e pollame.
Aggiungeteci che ogni pitone femmina può deporre 100 uova all'anno per 20 anni, e capirete perché, anche dal punto di vista numerico, la loro carne è una delle soluzioni più promettenti per i prossimi anni in cui dovremo "inventarci" nuove fonti di cibo.
Siete pronti per la carne di pitone? 😆😅😂
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Barbyturiko:
28 Marzo alle ore 13:50 · Ti stimo · Rispondi
Bugodelsugo: Ho mangiato serpente. Nulla di più simile al pesce. Ottimo a tranci.
28 Marzo alle ore 14:11 · Ti stimo · Rispondi
Scheggia: Per me non sarebbe un problema.
28 Marzo alle ore 14:34 · Ti stimo · Rispondi