Sono un interista semplice e vorrei ringraziare la Juve per la sconfitta col Napoli, perchè non siamo più abituati a festeggiare se non "A testa alta"...
nanovolante: steviecooder difficile battere i cartonati con le scatole cinesi. certo i gol in fuorigioco col var che dimenticano Candreva, e una serie di altri eventi del tutto casuali... ma non è per quelli che si fa pena, quando la dirigenza è scarsa è scarsa.
steviecooder: nanovolante La Juventus è sempre stata un modello di organizzazione e programmazione, soprattutto grazie all’impronta dell’Avvocato Giovanni, capace di tenere tutti in riga. Con la sua scomparsa è iniziato il declino: nove scudetti consecutivi, certo, ma il tanto atteso salto di qualità a livello internazionale? Il nulla.
Oggi la situazione è ancora più grave. Alcuni segnali finanziari fanno pensare a un’unica ipotesi: la vendita del club, stadio incluso. Una prospettiva che lascia perplessi e che spiegherebbe l’attuale gestione dilettantistica, affidata più agli algoritmi che alla visione.
Fratello, gli sfottò fanno parte del gioco, ma questa realtà pesa molto di più di quanto si possa immaginare. E se la società non venderà nei tempi giusti, il futuro rischia di essere ancora peggiore. Ma rimane una mia opinione . passa una buona serata 🤗
nanovolante: steviecooder visto che mi ricorda una vecchia storia, spero si ripeta, peccato che l'Inter non vincerà 2 scudetti consecutivi e non potranno revocarli 😁😁😁, battute a parte, sono totalmente ridicoli...
steviecooder: nanovolante Non importa , ho già detto la mia sul tema , non vinceremo nulla non importa , ma piace le direzione presa , c'è coraggio in questo cambiamento è un buon inizio per il resto non vorrei ripetermi ma allarghiamo la visione : Il calcio italiano non è semplicemente in difficoltà: è malato, e la malattia è più grave di quanto i vertici vogliano far credere. Non bastano gli sfottoi da bar o le polemiche di facciata: qui siamo davanti a un sistema che da anni si regge su vecchi pseudopensanti, allenatori senza coraggio, dirigenti senza pudore e società che preferiscono galleggiare piuttosto che innovare.
Due esclusioni consecutive dai Mondiali dovrebbero essere state un trauma nazionale, un punto di non ritorno. E invece nulla: milioni bruciati per giocatori mediocri, progetti tecnici inconsistenti, e una classe dirigente che continua a occupare poltrone come se nulla fosse. È un teatrino che difende se stesso, non il futuro del calcio.
Il sistema è marcio e va rifondato dalle fondamenta. Non servono rattoppi, non servono slogan: serve una rivoluzione culturale e strutturale. Bisogna archiviare definitivamente i vecchi modelli, smantellare le rendite di posizione, e aprire spazio a chi ha visione, coraggio e competenza.
L’ultima uscita di Lotito è solo l’ennesima prova di un potere che da anni ostacola l’ammodernamento del calcio italiano. Ma Lotito non è solo: con lui ci sono altri dirigenti che navigano a vista, incapaci di pensare oltre il proprio tornaconto immediato. È una classe dirigente che ha trasformato il calcio in un feudo personale, dimenticando che dovrebbe essere patrimonio collettivo.
Se vogliamo tornare competitivi, dobbiamo ripartire da basi nuove:
Formazione e meritocrazia: allenatori e dirigenti scelti per competenza, non per appartenenza.
Investimenti seri nei vivai: basta con il riciclo di stranieri mediocri, occorre dare spazio ai giovani italiani.
Trasparenza e responsabilità: chi sbaglia paga, chi fallisce si fa da parte.
Visione internazionale: il calcio non è più provinciale, è un’industria globale. L’Italia deve smettere di inseguire e tornare a guidare.
Solo così il calcio italiano potrà uscire dal pantano e tornare ad essere quello che era: un laboratorio di talento, passione e bellezza. E noi tornare a sfotterci con grande vivacità .
Sono un interista semplice e sembra ieri, ma sono già passate 3 settimane dal dolce alle 5 pere... e molti interisti non si sono ancora fatti vedere...
Sono un interista semplice e fino al 31/05/25 pensavo che le pere fossero solo frutta e si raccoglievano dal pero.... poi ho scoperto che le pere sono anche un pesce visto che Sommer le raccoglieva dalla rete...
Sono un interista semplice e dopo 8 giorni sono ancora nella tana del bianconiglio a contare le pere regalate dal PSG... ma mi viene il dubbio il cartone nella stanza dei trofei, e le pere nell'organico o nella stanza dei trofei anche quelle...
certo i gol in fuorigioco col var che dimenticano Candreva, e una serie di altri eventi del tutto casuali... ma non è per quelli che si fa pena, quando la dirigenza è scarsa è scarsa.
La Juventus è sempre stata un modello di organizzazione e programmazione, soprattutto grazie all’impronta dell’Avvocato Giovanni, capace di tenere tutti in riga. Con la sua scomparsa è iniziato il declino: nove scudetti consecutivi, certo, ma il tanto atteso salto di qualità a livello internazionale? Il nulla.
Oggi la situazione è ancora più grave. Alcuni segnali finanziari fanno pensare a un’unica ipotesi: la vendita del club, stadio incluso. Una prospettiva che lascia perplessi e che spiegherebbe l’attuale gestione dilettantistica, affidata più agli algoritmi che alla visione.
Fratello, gli sfottò fanno parte del gioco, ma questa realtà pesa molto di più di quanto si possa immaginare. E se la società non venderà nei tempi giusti, il futuro rischia di essere ancora peggiore.
Ma rimane una mia opinione . passa una buona serata 🤗