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Come è nato Facciabuco?

Le origini del peggior social che ci sia...

Vi è mai capitato di svegliarvi una mattina ancora emozionati per il sogno della notte prima? Non capita spesso, anzi, almeno nel mio caso, la maggior parte delle volte, neanche riesco a ricordarlo con precisione… tutt'al più un vago ricordo sulle sensazioni che mi ha suscitato.

Eppure quella mattina del 5 Novembre 2012 mi svegliai ricordando tutto. Avevo ancora l'adrenalina a mille. No, non avevo sognato di diventare l'erede di Rocco Siffredi, e nemmeno di condurre la nazionale Italiana di calcio alla vittoria del mondiale. Avevo semplicemente sognato di aver creato un social network... una sorta di parodia di Facebook e degli altri Social Network principali. Il suo nome era Facciabuco, e la gente postava solo contenuti frivoli e divertenti. Non vi era riferimento a nomi e cognomi reali, ma solo a semplici nickname come andava tanto di moda una volta, così da poter tutelare al massimo la privacy dei facciabuchini.

Lo ammetto, il sogno era ovviamente ricco di deliri di onnipotenza, e Facciabuco, almeno in Italia, lottava per il predominio del web. Deliri a parte però, quando qualcosa che sogni sembra essere proprio una gran figata, capita poi inesorabilmente che al risveglio, elaborando la cosa a mente lucida, ci rendiamo conto di quanto in realtà fosse una gran cazzata. Beh, questa volta ero sorpreso di me stesso... non solo poiché in fondo in fondo non mi sembrava così una cazzata, ma soprattutto perché quel nome che avevo sognato, "facciabuco", mi piaceva davvero tanto. Era semplice, facile da ricordare, riconduceva all'idea di Facebook ma allo stesso tempo lasciava intuire la natura ironica della cosa. Il nome più azzeccato che io abbia mai dato a una mia creazione digitale, e non l'ho manco dovuto ragionare... l'ho semplicemente sognato. Figata!

Ricordo che quel giorno non aspettai neanche di arrivare in ufficio... dovevo scoprire subito se facciabuco già esistesse... Quando si pensa a un nome figo per un progetto web, il difficile non è solo trovare il nome figo, ma anche e soprattutto quello di trovare un nome figo che sia ancora disponibile all'uso. Temevo che facciabuco fosse già occupato. Per aumentare la suspense, anziché andare direttamente a controllare se i domini fossero ancora liberi, decisi prima di provare a cercare la parola facciabuco su Google. Uscirono fuori decine di risultati. Alcune persone parlavano di Facebook utilizzando proprio il termine facciabuco. A quel punto un po' desolato mi resi conto che le speranze che il dominio fosse ancora libero erano ben poche... ma contrariamente alle mie aspettative era tutto libero! Registrai così il dominio e gettai la primissima base per la realizzazione di questo assurdo sogno.

Ora che avevo registrato il dominio e messo al sicuro il frutto della mia materia grigia, dovevo decidere cosa farne realmente di facciabuco. Tanto per essere modesti sono uno sviluppatore piuttosto bravo, lavoravo e lavoro tutt'ora in progetti per grandi aziende nazionali e multinazionali, ma sinceramente non mi era mai passato per la testa di creare un social network. Tra l'altro io li detesto pure. Però il facciabuco che avevo sognato aveva qualcosa che mi piaceva davvero tanto... Dispensava buon umore. Rendeva la gente allegra. Decisi così di stabilire alcune regole per evitare che l'entusiasmo per questa nuova idea offuscasse la mia attività lavorativa.

  1. Avrei lavorato a Facciabuco solo nel mio tempo libero, sacrificando weekend e orario serale;
  2. Avrei considerato lo sviluppo di Facciabuco un hobby, una passione, ma non un lavoro;
  3. Avrei lavorato allo sviluppo di Facciabuco completamente da solo e senza utilizzare alcuna libreria open source, ma programmando rigorosamente tutto da zero;
  4. Non avrei mai cercato ne tantomeno accettato finanziamenti da nessuno per la realizzazione di questo progetto.

La prime 2 regole mi hanno permesso di tirar su facciabuco con lo spirito e la passione che meritava e senza alterare la mia attività lavorativa. La terza regola mi ha permesso in questi anni di sviluppare un know how incredibile e di cui vado veramente fiero.

Creare un social network è qualcosa di estremamente complesso anche per team numerosi. Dover creare tutto da solo mi ha costretto a passare interi mesi su libri e manuali tecnici avanzati al fine di approfondire tematiche che conoscevo solo superficialmente e che normalmente in azienda avrei potuto delegare ad altre persone specializzate solo su quello. È stato un po' come costruirsi una macchina da soli, andando a progettare in dettaglio il motore, la frizione, il sistema frenante, il sistema di raffreddamento ecc... ecc... Avrei potuto risparmiare un po' di tempo utilizzando alcuni componenti pronti all'uso, ma non ho voluto farlo, ho preferito reinventare la ruota, esplorare meandri oscuri e re-innamorarmi ogni giorno di quelle emozioni che questo fantastico mestiere mi ha sempre regalato nel corso degli anni.

L'unico aiuto esterno che mi sono concesso è stato quello del fidatissimo Max Cimato, un artista straordinario con cui collaboro da tanti anni, ma soprattutto un vero amico. Si è appassionato al progetto fin da subito e realizzando la mascotte di Facciabuco gli ha donato quell'anima che avevo sempre sognato. Senza poi contare il supporto morale che mi ha saputo offrire nei momenti più critici, e per il quale non potrò mai ringraziarlo abbastanza.

Ho reso pubblico Facciabuco solo nel 2015. Ho dedicato più di 2 anni della mia vita in quello che è stato un fantastico percorso formativo e creativo che ho elaborato su misura per me stesso, culminato con la realizzazione di quel sogno avuto in una uggiosa notte di Novembre. Certo, ci sono ancora tante nuove funzionalità in fase di sviluppo, ma le fondamenta sono più che solide. Ho scritto tanto, e anche se tanto ancora ci sarebbe da scrivere, non sono uno scrittore e non credo sia il caso di allungare troppo il discorso. Voglio però dedicare una menzione particolare alla regola numero 4, che per la prima volta mi ha reso libero. Libero di poter creare ciò che voglio, quando voglio e come voglio senza dover mai rendere conto a nessuno, se non ovviamente alla splendida community di facciabuco.

Fabio Sarracino