Vaccata
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cosmocaplivello 10
12 Dicembre 2019 - 4.956 visualizzazioni
OSANNAaaaaaaaaaaaaaa
AAAALLLLeluiiiiaaaaaaaaaaaaaaaa sia lodato il Diavoloooooooo hhahahahahahahaahha l'ho trovato! erano anni che cercavo sta notizia!



🌱KANEH BOSM🌱
Marijuana nella Bibbia ?

L'olio sacro d'unzione dei cristiani oltre a mirra e cannella (Esodo 30, 22-33) conteneva un ingrediente denominato Kaneh-bosm (canna odorifera nella versione italiana): secondo i Rasta e come proposto dall'autorevole giornale britannico The Guardian nel 2003, riportando un articolo di Chris Bennet della rivista High Times, questo ingrediente sarebbe la cannabis. Kaneh o Kannabus, in ebraico tradizionale, la cui radice Kan significa Canna o canapa, mentre bosm significa aromatico, com'è senza dubbio la profumata cannabis. Questo termine compare altre volte nella Bibbia: nel Cantico dei Cantici (4,14), in Geremia (6,20), in Ezechiele (27,19), in Isaia (43,24).

Anche l'incenso religioso nominato nella Bibbia non sarebbe altro che l'attuale hashish. Fatto a mano – come in India – e dandogli la forma di dito, l'hashish effettivamente potrebbe essere un eccezionale inceso da bruciare sacralmente nei templi.

Secondo la leggenda, poi, la cannabis cresceva sulla tomba di Salomone, appartenente alla dinastia sacra di Re David, come Cristo. Una dinastia reale nera e con le classiche pettinature a ciocche, come quella di una altro mito rastafariano, Sansone, l'uomo dall'incredibile forza scaturita dai suoi capelli raccolti in “sette trecce del capo” (Giudici 16,19). Alla stessa dinastia apparterrebbe pure Ras Tafari, meglio conosciuto come Haile Selassie I, imperatore d'Etiopia nello scorso secolo, dopo che il seme di Salomone fu portato nel Corno d'Africa dalla regina di Saba.

La cannnabis era ampiamente impiegata nella medicina del Mediterraneo del tempo. Vicino a Betlemme, per esempio, in una tomba del quarto secolo avanti Cristo, sono state ritrovate tracce di cannabis accanto ad una donna con ancora il feto nella regione pelvica, probabilmente deceduta durante il parto. La cannabis era quindi utilizzata anche come anestetico per partorienti.

Il suo uso terapeutico era all'ordine del giorno e allo stesso modo gli apostoli usavano l'olio sacro per curare le malattie (Marco 6,13): ”E cacciavamo molti demoni, e ungevamo di olio molti infermi e li sanavamo”. Un tempo, giustamente o meno, si credeva gli ammalati fossero posseduti da demoni e la cannabis, come nell'antica India, era considerata in grado di scacciarli ridonando salute. Così, una persona a terra con crisi epilettiche era un indemoniato e con l'unzione all'anticonvulsionante cannabis (la sua azione nell'epilessia è ampiamente documentata dalla scienza) si urlava al miracolo per la fine delle sofferenze. Allo stesso modo, cita Julie Holland in “The Pot Book”, gli apostoli curavano malattie per la quali la scienza moderna ha espresso la validità della cannabis: problemi mestruali (Luca, 8:43,48), agli occhi (Giovanni, 9:6-15) e alla pelle (Matteo 8:1-4, 10:8, 11:5, Marco 1:40-45, Luca 5:12-14, 7:22, 17:11-19).
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Gesù con la foglia di marijuana