Perla di Saggezza
8 Novembre 2019 - 2.841 visualizzazioni
Caro Marco.....
E' vero, ci si era persi di vista. Come succede nel gioco della vita. Strade che si separano, il crescere, l'accantonare la pallacanestro perché c'è qualcosa di più importante all'orizzonte o nel nuovo presente.
Un po' ti prendevamo in giro, perché non eri un gigante. Quando lo eri. Quando poco alla volta sei cresciuto e hai deciso di metterti in gioco per gli altri, scavando sotto case crollate e affrontando fuochi spaventosi. Il coraggio dei giganti. Lo stesso coraggio che avevi quando spregiudicamente tiravi da tutte le parti (e la mettevi con notevole frequenza) o ti infilavi tra marpioni sovrappeso.
Vorrei raccontarti che non è vero, che non sei stato deliberatamente ucciso. Perché sei stato deliberatamente ucciso, insieme ai tuoi nuovi compagni, con un timer che avrebbe fatto esplodere il tuo mondo di giovane papà proprio quando sareste stati lì tra fiamme e calcinacci infuocati, magari alla ricerca di una vita da salvare dall'inferno.
Vorrei non poter credere a questa storia. A questa viltà. A questa indecenza.
Devo crederci. Proprio come dovevo crederci quando io o gli altri tre eravamo liberi e tu sistematicamente facevi partire quel tiro che mettevi dentro con notevole frequenza.
E' vero, ci si era persi di vista. Come succede nel gioco della vita. Strade che si separano, il crescere, l'accantonare la pallacanestro perché c'è qualcosa di più importante all'orizzonte o nel nuovo presente.
Un po' ti prendevamo in giro, perché non eri un gigante. Quando lo eri. Quando poco alla volta sei cresciuto e hai deciso di metterti in gioco per gli altri, scavando sotto case crollate e affrontando fuochi spaventosi. Il coraggio dei giganti. Lo stesso coraggio che avevi quando spregiudicamente tiravi da tutte le parti (e la mettevi con notevole frequenza) o ti infilavi tra marpioni sovrappeso.
Vorrei raccontarti che non è vero, che non sei stato deliberatamente ucciso. Perché sei stato deliberatamente ucciso, insieme ai tuoi nuovi compagni, con un timer che avrebbe fatto esplodere il tuo mondo di giovane papà proprio quando sareste stati lì tra fiamme e calcinacci infuocati, magari alla ricerca di una vita da salvare dall'inferno.
Vorrei non poter credere a questa storia. A questa viltà. A questa indecenza.
Devo crederci. Proprio come dovevo crederci quando io o gli altri tre eravamo liberi e tu sistematicamente facevi partire quel tiro che mettevi dentro con notevole frequenza.
BobbyBear: 😭
8 Novembre 2019 alle ore 11:37 · Ti stimo · Rispondi
Orsoinpiedi:
8 Novembre 2019 alle ore 11:41 · Ti stimo · Rispondi
oliver:
8 Novembre 2019 alle ore 13:21 · Ti stimo · Rispondi
Blackfairy: 🖤
1
12 Novembre 2019 alle ore 06:39 · Ti stimo · Rispondi
