Vaccata
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willazzolivello 6
5 Ottobre 2019 - 2.650 visualizzazioni
L'ORA DELLE DECISIONI IRREVOCABILI

Queste parole furono pronunciate in un momento drammatico della nostra storia. La situazione presente non è dissimile da quella in occasione della quale furono pronunciate.
Siamo in guerra! Il nemico è in casa, siede a Palazzo Chigi. Il nemico ormai lo conosciamo ed egli agisce su vari livelli tra di essi coordinati. Ne indico i più evidenti: l'immissione sul territorio nazionale di moltitudini di clandestini africani per completare la distruzione dello Stato sociale e dell'ordine pubblico interno dell'Italia e degli altri Stati europei.
La cancellazione di ogni memoria del passato attraverso la mortificazione, fino alla loro soppressione, degli insegnamenti delle materie umanistiche e in particolare della storia, allo scopo di distruggere l'identità di un Popolo.
L'azione preordinata e concertata di malviventi che gestiscono l'Unione europea allo scopo di annichilire ogni capacità economica e produttiva dell'Italia riducendo tutta la popolazione alla povertà.
La regia è allocata nei centri del monetarismo internazionale senza volto, e in Vaticano dove il volto sovente inquietante del pampero argentino e la sua costante negazione del Messaggio evangelico è ormai palesemente finalizzata alla scomparsa della religione cattolica riducendo la Chiesa non tanto ad
un partito politico, ma alla più squallida ONG.
I fatti di cronaca hanno fatto superare ormai il livello di guardia con la barbara uccisione dei due giovani Agenti di PS a Trieste ad opera dei soliti clandestini presenti illegalmente sul territorio nazionale.
La Signorina Luciana Lamorgese (incredibile Ministro dell'Interno) e il Capo della Polizia hanno tenuto un “summit”. Avranno giocato a briscola o a tresette.
Il figlio di Bernardo Mattarella ha espresso comprensione per le famiglie degli uccisi. Noi non riusciamo a comprendere lui. Non si capisce cosa stia a fare al Quirinale. Non è senza motivo che qualche “manovratore” lo voglia confermare alla scadenza del settennato. Chi meglio di lui?! Parliamo dello stesso che ebbe a dire che l'accoglienza dello straniero (anche se clandestino) è un principio costituzionale! Che il figlio di Bernardo Mattarella non abbia adeguata conoscenza della Costituzione, lo sappiamo. Ma gli si ricordi che quei due poveri Agenti uccisi (e prima tante altre persone) sono stati uccisi da quell'inesistente principio costituzionale da lui evocato a sproposito.
Il figlio di Bernardo Mattarella parla poco ma il problema è che quando parla non si rende conto di quello che dice, forse perché i suoi “consiglieri” gli dicono cosa deve dire.
Il Popolo italiano non è mai stato razzista. Né lo diventerà mai per reazione a tutto ciò che accade. Non cadrà nel preordinato tranello, ma occorre reagire.
Non possiamo chiedere aiuto a nessuno, se non a noi stessi, ma occorre reagire recuperando il senso delle parole del nostro Inno nazionale, oggi tragicamente attuale rispetto a quel tragico 1849 e rinnovando il giuramento antico: “Noi siamo da secoli calpesti e derisi perché non siam popolo perché siam divisi”; “Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte” per difendere questa sventurata Nazione.
AUGUSTO SINAGRA
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