Gocciole1966: MrBrownstone la storia dell'umanità procede nel bene e nel male con il contributo di tutti i popoli. Lascia perdere " I protocolli del Priorato di Sion". Se ci sono registi occulti vanno al di la' delle nazioni e degli umani
Gegia: Non è l'appartenenza ad un popolo per creare colpe altrimenti saremmo razzisti basta guardare qui al nord da me ai .ieri tempi quelli di varese sud erano terroni😉
MrBrownstone: Anderson1456. Sicuramente in confronto ad altre persone sarò ignorante...detto da te...sinceramente... Io l' italiano un po' lo so...almeno...
MrBrownstone: Comunque visto che qualcuno ha chiesto di mettere sempre il vero autore delle frasi dei post... Questa frase viene detta nel film THE BELIEVER...film indipendente drammatico americano del 2001...durata (circa) 1 ora e 47 minuti... Regista Henry Bean.. Attore protagonista Ryan Gosling... Nato a Londra nel 1980...Presentato con successo al Sundance Festival, e al Noir in Festival, è un film di cui discutere, sia per il contenuto contraddittorio, sia per il modo in cui è raccontato. Se non fosse la vera storia di Danny Balint, o almeno così dicono, sarebbe troppo provocatorio per essere vero. Danny è un brillante studente ebreo, ma è anche un violento antisemita. La paradossale contraddizione in cui vive arriva al culmine quando gli viene chiesto di mettere una bomba in una sinagoga. In realtà sarà lui ad andare in corto circuito. Aspro, isterico e violento, il primo film di Henry Bean (sceneggiatore di Nemico pubblico e Affari sporchi) è capace di scuotere le coscienze, pur non approfondendo le difficili tematiche religiose... se chi di dovere volesse altre informazioni...vada su Wikipedia...e non rompa i marroni...
Cosa vuoi che sappia MrBrownstone, è uno juventino...💣💣⚽️⚽️😀😀
Questa frase viene detta nel film THE BELIEVER...film indipendente drammatico americano del 2001...durata (circa) 1 ora e 47 minuti... Regista Henry Bean.. Attore protagonista Ryan Gosling... Nato a Londra nel 1980...Presentato con successo al Sundance Festival, e al Noir in Festival, è un film di cui discutere, sia per il contenuto contraddittorio, sia per il modo in cui è raccontato. Se non fosse la vera storia di Danny Balint, o almeno così dicono, sarebbe troppo provocatorio per essere vero. Danny è un brillante studente ebreo, ma è anche un violento antisemita. La paradossale contraddizione in cui vive arriva al culmine quando gli viene chiesto di mettere una bomba in una sinagoga. In realtà sarà lui ad andare in corto circuito. Aspro, isterico e violento, il primo film di Henry Bean (sceneggiatore di Nemico pubblico e Affari sporchi) è capace di scuotere le coscienze, pur non approfondendo le difficili tematiche religiose...
se chi di dovere volesse altre informazioni...vada su Wikipedia...e non rompa i marroni...