Perla di Saggezza
CioccolatoCaramelle
25 Agosto 2019 - 4.659 visualizzazioniCome si capisce se si vuol bene o si ama? Fa di sicuro più figo dire “ti amo” che “ti voglio bene”. Tra l'altro si fa anche meno fatica dal momento che ti amo sono solamente due parole. Nei bigliettini, poi, ma volete mettere? Fa molto più scena un “ti amo” che un semplice “ti voglio bene”, che occupa sempre troppo spazio nell'economia di un pezzo di carta. Però, alla fin fine, lo sappiamo veramente cosa significa quel ti amo oppure crediamo di saperlo?
Vi lascio alla Lettura di un pezzo di Antoine de Saint-Exupéry: Il Piccolo Principe:
Voler bene significa sperare, attaccarsi alle cose e alle persone a seconda delle nostre necessità. E se non siamo ricambiati, soffriamo. Quando la persona a cui vogliamo bene non ci corrisponde, ci sentiamo frustrati e delusi.
Se vogliamo bene a qualcuno, abbiamo alcune aspettative. Se l'altra persona non ci dà quello che ci aspettiamo, stiamo male. Il problema è che c'è un'alta probabilità che l'altro sia spinto ad agire in modo diverso da come vorremmo, perché non siamo tutti uguali. Ogni essere umano è un universo a sé stante.
Amare significa desiderare il meglio dell'altro, anche quando le motivazioni sono diverse. Amare è permettere all'altro di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro. è un sentimento disinteressato che nasce dalla volontà di donarsi, di offrirsi completamente dal profondo del cuore. Per questo, l'amore non sarà mai fonte di sofferenza.
Quando una persona dice di aver sofferto per amore, in realtà ha sofferto per aver voluto bene. Si soffre a causa degli attaccamenti. Se si ama davvero, non si può stare male, perché non ci si aspetta nulla dall'altro. Quando amiamo, ci offriamo totalmente senza chiedere niente in cambio, per il puro e semplice piacere di “dare”. Ma è chiaro che questo offrirsi e regalarsi in maniera disinteressata può avere luogo solo se c'è conoscenza.
Possiamo amare qualcuno solo quando lo conosciamo davvero, perché amare significa fare un salto nel vuoto, affidare la propria vita e la propria anima. E l'anima non si può indennizzare. Conoscersi significa sapere quali sono le gioie dell'altro, qual è la sua pace, quali sono le sue ire, le sue lotte e i suoi errori. Perché l'amore va oltre la rabbia, la lotta e gli errori e non è presente solo nei momenti allegri.
Amare significa confidare pienamente nel fatto che l'altro ci sarà sempre, qualsiasi cosa accada, perché non ci deve niente: non si tratta di un nostro egoistico possedimento, bensì di una silenziosa compagnia.
Amare significa che non cambieremo né con il tempo né con le tormente né con gli inverni.
Amare è attribuire all'altro un posto nel nostro cuore affinché ci resti in qualità di partner, padre, madre, fratello, figlio, amico; amare è sapere che anche nel cuore dell'altro c'è un posto speciale per noi. Dare amore non ne esaurisce la quantità, anzi, la aumenta. E per ricambiare tutto quell'amore, bisogna aprire il cuore e lasciarsi amare.
Vi lascio alla Lettura di un pezzo di Antoine de Saint-Exupéry: Il Piccolo Principe:
Voler bene significa sperare, attaccarsi alle cose e alle persone a seconda delle nostre necessità. E se non siamo ricambiati, soffriamo. Quando la persona a cui vogliamo bene non ci corrisponde, ci sentiamo frustrati e delusi.
Se vogliamo bene a qualcuno, abbiamo alcune aspettative. Se l'altra persona non ci dà quello che ci aspettiamo, stiamo male. Il problema è che c'è un'alta probabilità che l'altro sia spinto ad agire in modo diverso da come vorremmo, perché non siamo tutti uguali. Ogni essere umano è un universo a sé stante.
Amare significa desiderare il meglio dell'altro, anche quando le motivazioni sono diverse. Amare è permettere all'altro di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro. è un sentimento disinteressato che nasce dalla volontà di donarsi, di offrirsi completamente dal profondo del cuore. Per questo, l'amore non sarà mai fonte di sofferenza.
Quando una persona dice di aver sofferto per amore, in realtà ha sofferto per aver voluto bene. Si soffre a causa degli attaccamenti. Se si ama davvero, non si può stare male, perché non ci si aspetta nulla dall'altro. Quando amiamo, ci offriamo totalmente senza chiedere niente in cambio, per il puro e semplice piacere di “dare”. Ma è chiaro che questo offrirsi e regalarsi in maniera disinteressata può avere luogo solo se c'è conoscenza.
Possiamo amare qualcuno solo quando lo conosciamo davvero, perché amare significa fare un salto nel vuoto, affidare la propria vita e la propria anima. E l'anima non si può indennizzare. Conoscersi significa sapere quali sono le gioie dell'altro, qual è la sua pace, quali sono le sue ire, le sue lotte e i suoi errori. Perché l'amore va oltre la rabbia, la lotta e gli errori e non è presente solo nei momenti allegri.
Amare significa confidare pienamente nel fatto che l'altro ci sarà sempre, qualsiasi cosa accada, perché non ci deve niente: non si tratta di un nostro egoistico possedimento, bensì di una silenziosa compagnia.
Amare significa che non cambieremo né con il tempo né con le tormente né con gli inverni.
Amare è attribuire all'altro un posto nel nostro cuore affinché ci resti in qualità di partner, padre, madre, fratello, figlio, amico; amare è sapere che anche nel cuore dell'altro c'è un posto speciale per noi. Dare amore non ne esaurisce la quantità, anzi, la aumenta. E per ricambiare tutto quell'amore, bisogna aprire il cuore e lasciarsi amare.
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Cos'è l'amore?
Abraham J. Twerski.. un testo a dir poco capolavoro !
Cos'è l'amore?
Abraham J. Twerski, psichiatra e rabbino di fama mondiale, lo spiega con un breve racconto.
"Ragazzo, perché mangi quel pesce?“
E il ragazzo risponde: "Perché io amo il pesce.”
E lui dice: “Oh, ami il pesce. Per questo lo hai tirato fuori dall'acqua, bollito e ucciso. Non venirmi a dire che ami il pesce, tu ami te stesso e, dato che ti piace il suo sapore, l'hai tirato fuori dall';acqua, ucciso e bollito.
Molto di quel che noi chiamiamo amore, è ‘amore-per-il-pesce’. E quindi quando una ragazza e un ragazzo s'innamorano, cosa significa? Significa che lui ha visto in questa donna qualcuno che potesse soddisfare i suoi bisogni fisici ed emotivi. E allo stesso modo lei. Quello era amore, ma ognuno pensa ai propri bisogni. Troppo di ciò che noi chiamiamo amore è 'amore-per-il-pesce.’ L'amore esternato, invece, non riguarda ciò che riceverò, ma ciò che darò.
Abbiamo un etico, il rabbino Dessier, che disse: "Le persone compiono un grave sbaglio pensando che si doni a chi si ama.”
E la vera risposta è che si amano coloro a cui si dona.
E ciò vuol dire che, se io ti do qualcosa, investo me stesso in te. E dato che amare se stessi è un dato di fatto, ora che quella parte di me fa parte di te, vi è una parte di me in te che amo.
Il vero amore è l'amore che dona, non quello che riceve.
Voler bene significa sperare, attaccarsi alle cose e alle persone a seconda delle nostre necessità. E se non siamo ricambiati, soffriamo. Quando la persona a cui vogliamo bene non ci corrisponde, ci sentiamo frustrati e delusi.
Amare è attribuire all’altro un posto nel nostro cuore affinché ci resti in qualità di partner, padre, madre, fratello, figlio, amico; amare è sapere che anche nel cuore dell’altro c’è un posto speciale per noi. Dare amore non ne esaurisce la quantità, anzi, la aumenta. E per ricambiare tutto quell’amore, bisogna aprire il cuore e lasciarsi amare.
Tutto qui!!