Chiacchiera
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Lamortademente
30 Marzo 2019 - 3.362 visualizzazioni
Tra i deliri della febbre, ieri mia figli mi chiede: "Mamma, mi racconti la tua favola? Quella dell'amore". Il nodo alla gola, sempre il solito maledetto. "C'erano una volta una ragazza di venti anni: aveva i capelli lunghi lunghi, tutti boccolosi come i tuoi. Non amava mostrarsi, le piaceva stare in quinta fila, si vergognava di tutto. Un pomeriggio, prima di esibirsi ad un concerto canoro, incontra un bel principe: aveva gli occhi verdi, i capelli color dell'ebano. La ragazza voleva a tutti i costi reprimere ciò che stava covando nello stomaco", "E che covava?", "Tesoro mio, si chiamano farfalle, è così che cominci ad innamorarti. Poi sono usciti: lei era follemente presa, era stata capace di tirare il freno a macchina e scendere dall'auto per fare a botte... poi è morta", "In che senso?", "è morta il giorno in cui disse sì lo voglio, perché, tignosa com'era, sapeva di averlo già perso da uno o due anni, ma voleva quell'abito, voleva una famiglia. Sono rimaste le macerie e le cicatrici, e due angeli che non hanno colpe", "Mamma, ma tu ci credi ancora nell'amore?", "Io sì, lo cerco, ma non mi fido, da qualche parte sta, diffido da chi fa i sermoni, io ci credo e basta. Perché ho un disperato bisogno di amare, non solo te e tuo fratello, ma di completarmi con qualcuno. Per ora quella ragazza ha solo un mucchio di sabbia, fa la gradassa, ma solo per paura. Tu non devi averne. Vivi, con dignità fede e amore"...
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Vaccata