Vaccata
24 Settembre 2018 - 2.212 visualizzazioni
L'atarassia (letteralmente, dal greco antico, ἀταραξία, “assenza di agitazione”, “tranquillità) è un termine filosofico, già usato da Democrito, ma adottato principalmente dalle scuole post-aristoteliche stoica, epicurea e scettica per designare «la perfetta pace dell'anima che nasce dalla liberazione delle passioni», nel più ampio contesto della filosofia etica legata alla ricerca della felicità.
Al di là delle diverse sfumature assunte nell'ellenismo e dell'affinità con termini quali apatia, aponia, adiaforia ed eutimia, la consolidazione del concetto di atarassia è opera della media e tarda Stoà e più precisamente ad opera di Crisippo, Panezio, Polibio, Cicerone, Plutarco, Epitteto, Seneca e da ultimo Marco Aurelio con la traduzione del termine dal greco ataraxia nel latino tranquillitas.
(Wikipedia)
Condizione dell'animo umano, indispensabile per la sopravvivenza nella città di Venezia durante il periodo di maggiore afflusso di zombie (ovvero oramai quasi tutto l'anno). I veneziani la definiscono col tradizionale lemma "ghe sboro".
Al di là delle diverse sfumature assunte nell'ellenismo e dell'affinità con termini quali apatia, aponia, adiaforia ed eutimia, la consolidazione del concetto di atarassia è opera della media e tarda Stoà e più precisamente ad opera di Crisippo, Panezio, Polibio, Cicerone, Plutarco, Epitteto, Seneca e da ultimo Marco Aurelio con la traduzione del termine dal greco ataraxia nel latino tranquillitas.
(Wikipedia)
Condizione dell'animo umano, indispensabile per la sopravvivenza nella città di Venezia durante il periodo di maggiore afflusso di zombie (ovvero oramai quasi tutto l'anno). I veneziani la definiscono col tradizionale lemma "ghe sboro".
ivanangelfree: Tutto questo per dire un "Sticazzi?"
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24 Settembre 2018 alle ore 06:02 · Ti stimo · Rispondi
Paky65: Buona atarassia. ...Buongiorno
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24 Settembre 2018 alle ore 06:04 · Ti stimo · Rispondi
CapitanFracassa: giorno e buona settimana
24 Settembre 2018 alle ore 06:13 · Ti stimo · Rispondi
Informale:
24 Settembre 2018 alle ore 06:53 · Ti stimo · Rispondi
Frusco: ivanangelfree Essì, è talvolta utile, quando non addirittura necessario, essere molto precisi e puntuali nel dispiegare il significato profondo di una voce lessicale così classica e oramai diffusa anche al di fuori del suo territorio di appartenenza come il "ghe sboro". L'urgenza di una descrizione esaustiva discende evidentemante dalla scarsa comprensione dello spessore filosofico del lemma in questione. Epoi vuoi mettere la soddisfazione di cacare il cazzo con delle puttanate pazzesche particolarmente, per non dire smodatamente, prolisse?😎😂😈
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24 Settembre 2018 alle ore 11:21 · Ti stimo · Rispondi
ivanangelfree: Frusco "ghe sboro!"
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24 Settembre 2018 alle ore 11:39 · Ti stimo · Rispondi