Vaccata
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Lellolivello 12
12 Luglio 2017 - 2.953 visualizzazioni
E vabbé dai sono in treno.....in qualche modo devo pur passare il tempo.....aggiorno il racconto di quartiere facciabuco....

potiomkin andirondella86 venusia72 afrodite
Nel quartiere aveva da poco aperto i battenti una nuova attività di parrucchiere per signora un certo potiomkin, immigrato russo clandestino che non aveva mai afferrato una spazzola in mano in vita sua. Aveva però avuto la geniale idea di abbinare al taglio ed acconciature per signora il servizio di baby parking. In pratica le sue clienti quando erano da lui letteralmente “parcheggiavano” i propri figli. In questo modo riusciva a mascherare la sua inesperienza e riusciva a propinare qualunque tipo di trattamento astruso poiché le clienti erano ben contente di passare più tempo possibile da lui. Così aveva inventato la maschera alla cipolla caramellata di tropea, tonificante; gli impacchi al cetriolo carosello di zapponeta, ringiovanente; lo shampo all'anguria baby di nardò (con tutti i semi)….e così via. Allo stesso tempo anche i mariti erano felici, poichè riuscivano ad avere un po' di tempo per loro e lo era anche yasuma, perché questo tempo veniva speso prevalentemente a bere birra nel suo bar. Insomma Potiomkin aveva fatto felice un quartiere.
Quel giorno erano lì a farsi i capelli Venusia72 e Andirondella86 e Afrodite……il
locale dovette chiudere per troppo pieno, ma non per via del numero delle clienti, ma per via del fatto che le stesse in 3 avevo 12 figli e il parcheggio era pieno.
Le tre signore erano casalinghe in carriera, nel senso che stavano cercando di fare carriera tutte e tre nello stesso condominio in cui abitavano. Gestivano vari comitati etici e di rispetto delle regole condominiali. Così ad esempio venusia aveva una piccola torretta di appostamento da cui osservava in stile camuflage i trasgressori dell'immondizia e puntualmente beccava albobebi a gettare l'indifferenziata il giorno della plastica e via dicendo. Aveva talmente affinato la sua tecnica che un giorno a busta chiusa sgamò addirittura superleo che gettava il vetro nascosto nella carta.
Andirondella era l'addetta al controllo dei rumori molesti ed era solita lasciare i suoi commenti vicino alla bacheca annunci nel portone, dove si potevano leggere messaggi del tipo: il signor Burn70 è pregato di non scorreggiare dalle 14 alle 16, la signora bozy è pregata di non gettare le bottigle di vetro vuote sul pavimento del suo appartamento, la regina è pregata di non cantare “god save the queen” sotto la doccia dalle 23 in poi e così via. Una volta riuscì perfino a scoprire zulu56 che conscio del suo atteggiamento mandò una registrazione di una donna ansimante di piacere per ben 3,2 minuti di fila. Quel giorno in bacheca si poteva leggere: il signor zulu è pregato di guardare i film porno a bassa voce o con le cuffie.
Afrodite dovette inventarsi qualcosa di nuovo da controllare, poiché le due inquiline avevano già afferrato argomenti interessanti. Per farsi strada si dovette così beccare la rogna della supervisione delle parti comuni: era soprannominata il sergente del cortile. Non si gioca a pallone nel cortile…..un bimbo scendeva col pallone, lei gli leggeva i suoi diritti e con una risata perfida (buauauauaua)……sequestrava l'arsenale. Non si può parcheggiare fuori dalle strisce dei posti assegnati, lei aveva acquistato delle ganasce per le auto dei trasgressori. Su tutte la regola più crudele era….non si pomicia sulle panchine….e le panchine erano sempre desolatamente abbandonate.
Quel giorno burn70 diffuse la voce che le tre casalinghe in carriera erano contemporaneamente da potiomkin e che avevano acquistato il pacchetto trattamento a ortaggi misti (una sorta di all inclusive). Nel condominio venne dichiarata festa nazionale, yasuma scese in strada con la busta dell'umido urlando: oggi è il giorno della carta ma non me ne fotte una mazzaaaa. La gente pomiciava sulle panchine…….Rutti si udivano a destra, peti e petardi a sinistra……….io parcheggio dove cazzo mi pareeee….gli stessi mariti scesero ad organizzare una partita di palla avvelenata. A turno si piazzarono sulla torretta, per avvistarle in tempo al loro ritorno, mentre nel cortile riecheggiava Dsco Samba con Zulu che guidava il trenino all'urlo di pe pe –pepepepe –pepe –pepepepe –pepe…aiai caramba…..aiai caramba
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