Vaccata
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26 Gennaio 2022 - 7.020 visualizzazioni
Il PONTE dei PUGNI si trova nel sestiere Dorsoduro, a due passi dalla Chiesa di San Barnaba e l'omonimo Campo. Lo si riconosce perché appena sotto il ponte sosta un fruttivendolo in barca. Questo ponte ha fatto da sfondo per secoli alle più grandi risse della storia di Venezia: botte da orbi che nei secoli hanno cucito addosso al ponte il suo curioso nome. Qui le due fazioni rivali avevano il permesso ufficiale di fronteggiarsi. Le fazioni rivali erano quella dei Castellani e dei Nicolotti. I Castellani abitavano nella zona est della Serenissima, e il loro nome fa riferimento alla Basilica di San Pietro in Castello. Erano principalmente operai. I Nicolotti invece appartenevano alla zona ovest della città, il loro nome fa riferimento alla Chiesa di San Nicolò dei Mendicoli, ed erano principalmente pescatori. Al governo della Serenissima faceva gioco mantenere la popolazione divisa, per minimizzare il rischio di sommosse popolari. Perciò, anche laddove non le sollecitava, di buon grado consentiva le maxi risse. Il tutto aveva l'apparenza ufficiale di un ‘gioco': all'epoca il ponte non aveva ringhiere, e le fazioni puntavano a far cadere nel canale più persone possibili della banda rivale. Un regolamento non scritto prevedeva la possibilità di combattere a mani nude, oppure armati di bastoni, canne, elmetti. La popolazione si radunava attorno al canale e si affacciava alle finestre delle case adiacenti per godersi lo spettacolo di centinaia di uomini intenti a malmenarsi, con tanto di musica di sottofondo. Parte dello ‘show' a volte consisteva in duelli che precedevano la sfida collettiva: gli sfidanti dovevano posizionarsi in corrispondenza delle impronte in pietra d'Istria ancora oggi visibili sul ponte. Dal 1574 si cercò di contenere questo fenomeno, bandendo le armi dai conflitti. Nel 1705 vennero proibiti gli scontri dopo che proprio quell'anno ci fu uno degli scontri più cruenti, in cui dai soli pugni si passò ai coltelli. La pena per chi avesse fatto scoppiare una rissa su di un ponte era lavorare cinque o più anni su una galea o una detenzione carceraria di sette anni. Per dare alla gente altre possibilità di sfogo, venne istituito un altro gioco, detto delle Forze d'Ercole: la piramide umana più alta, costruita durante il Carnevale di Venezia in Piazza San Marco, era premiata dal doge in persona. Il ponte venne ricostruito attorno al 1870: vennero aggiunte solo allora le ringhiere in ferro.
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