Chiacchiera
29 Novembre 2021 - 2.122 visualizzazioni
Arriva da Andalo l'albero di Natale di Piazza San Pietro
L'imponente l'albero di Natale che sarà allestito in piazza San Pietro a Roma arriva dalla Paganella. L'abete rosso che ornerà il più sacro dei luoghi è stato infatti preso nei boschi di Andalo, in Trentino, sull'altopiano della Paganella. L'abete è alto 28 metri ed ha una chioma particolarmente folta grazie alla particolare esposizione del luogo in cui si trovava, ai piedi delle Dolomiti di Brenta.
Ho letto che l'albero ha 113 anni.
A questo si affianca il nuovo "Spelacchio capitolino", a Piazza Venezia, che arriva dalla Val di Fiemme, come del resto altri abeti che per la prima volta saranno installati e addobbati nelle periferie romane.
Anche se provengono da boschi sostenibili e il loro abbattimento non impoverisce il "capitale forestale" dei boschi, credo che si potrebbero abbandonare queste tradizioni a favore di alberi finti, più ecologici e certamente meno costosi (mi sembra di aver letto che quello di Roma costa più di 100.000 €, ma potrei dire una bugia) perché riutilizzabili per anni e anni.
Nell'immagine, quello del Vaticano prima dell'abbattimento
L'imponente l'albero di Natale che sarà allestito in piazza San Pietro a Roma arriva dalla Paganella. L'abete rosso che ornerà il più sacro dei luoghi è stato infatti preso nei boschi di Andalo, in Trentino, sull'altopiano della Paganella. L'abete è alto 28 metri ed ha una chioma particolarmente folta grazie alla particolare esposizione del luogo in cui si trovava, ai piedi delle Dolomiti di Brenta.
Ho letto che l'albero ha 113 anni.
A questo si affianca il nuovo "Spelacchio capitolino", a Piazza Venezia, che arriva dalla Val di Fiemme, come del resto altri abeti che per la prima volta saranno installati e addobbati nelle periferie romane.
Anche se provengono da boschi sostenibili e il loro abbattimento non impoverisce il "capitale forestale" dei boschi, credo che si potrebbero abbandonare queste tradizioni a favore di alberi finti, più ecologici e certamente meno costosi (mi sembra di aver letto che quello di Roma costa più di 100.000 €, ma potrei dire una bugia) perché riutilizzabili per anni e anni.
Nell'immagine, quello del Vaticano prima dell'abbattimento
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