Chiacchiera
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8 Ottobre 2021 - 3.171 visualizzazioni
K55

IL SOLE.

Spesso sentiamo dire che durante il giorno non è possibile vedere le stelle: non è vero. C'è n'è una che, forse, diamo troppo per scontata e qualcuno non la considera al pari delle stelle che si osservano di notte: il Sole. Questa è la stella più brillante che possiamo osservare nel cielo di giorno (sebbene anche altre stelle potrebbero diventare visibili, ma sempre puntiformi, se dovessero trasformarsi in novae e in supernovae) ed quella che ci permette di sopravvivere sulla Terra. Da quando la nostra specie ha iniziato a pensare e a ragionare, quindi intrapreso la via della civilizzazione e il cammino della conoscenza, il Sole ha sempre svolto un ruolo determinante nella nostra Storia ed evoluzione. Esso ci ha guidati nelle scoperte di nuove frontiere, ci ha illuminato gli oceani e le menti più brillanti, nonché i cuori più romantici e mistici. Ha scandito il tempo e le stagioni, insieme alla sua sorella Luna. Ha reso fertili i campi e miti gli inverni dell'umanità. E' stato, da sempre, il simbolo del Dio che protegge e genera la vita con la sua immensa grandezza. Sembra che oggi il Sole abbia pochi segreti ancora da rivelarci, ma non dobbiamo essere così superbi e sicuri perché le cose dell'universo sono terribilmente imprevedibili.

Il nostro Sole è una stella di grandezza medio-piccola costituita
perlopiù di idrogeno, elio e altri elementi pesanti in piccolissima quantità. La sua classificazione è quella di "nana gialla", sebbene il suo colore sia di un bianco luminosissimo (beh, vorrei dire) dovuto alla sua temperatura superficiale di 5.777 K (5.504 °C ). Dalla Terra, per via di effetti ottici di rifrazione e di pulviscolo atmosferico, esso appare giallognolo. Gli astronomi lo hanno classificato Stella G2 V (quinto in numero romano), dove il "G2" indica proprio il grado termico del Sole e "V" che esso si trova nella cosiddetta "sequenza principale" (un diagramma che mette in relazione la temperatura superficiale delle stelle e la loro luminosità e che permette di capire di che salute e di che aspettativa di vita godono le stelle stesse) che corrisponde ad una lunga fase di equilibrio stabile in cui avvengono le reazioni nucleari tra l'idrogeno e l'elio della stella mantenendola in "vita".

Il nostro Sole, così come abbiamo recentemente scoperto per altre stelle, è al centro di un Sistema, detto appunto Sistema Solare e del quale ne rappresenta il 98,86% della massa complessiva. Esso è l'astro del giorno di otto pianeti principali (compresa la Terra) e altri pianeti nani (come Cerere, Plutone, Haumea, Makemake ed Eris), nonché comete, asteroidi e le lune di tutti i pianeti che gli orbitano attorno. Nella Via Lattea, il Sole si trova nel cosiddetto "Braccio di Orione" (uno dei bracci della galassia che, dalla nostra prospettiva interseca la costellazione di Orione) a ca. 26.000 a.l. dal centro della Via Lattea. Se potessimo osservarlo da alfa Centauri (a 4,3 a.l. da noi) lo vedremmo nella costellazione di Cassiopea.Il Sole impiega dai 225 ai 250 milioni di anni (anno galattico) per compiere una rivoluzione completa attorno al centro della galassia. Dalla Terra dista da un minimo di 147 a un massimo di 152 milioni di km. Questa distanza, definita con un valore preciso di 149.597.870.700 m alla 28a assemblea generale dell'Unione astronomica internazionale del 2012, prende il nome di Unità Astronomica (u.a. ) e serve per la misurazione di distanze all'interno del Sistema Solare fino ai suoi confini (la Nube di OOrt, culla delle comete). Il Sole ha un diametro di 1.392.700 km e la sua luce, per giungere fino a noi considerando la sua distanza con l'Unità Astronomica, impiega 8 minuti e 19 secondi.

La vita del Sole ha inizio ca. 5 miliardi di anni fa, quando forse le esplosioni di alcune supernovae hanno indotto alla sua formazione da un disco di accrescimento di pulviscolo spaziale, residuo di tali catastrofi stellari. Come detto, prima, il Sole si trova nella sequenza principale il che vuol dire che è ancora attivo e, secondo gli astronomi, ha un'aspettativa di vita di altri 5 miliardi di anni. La sua fornace, dovuta alle reazioni nucleari tra l'idrogeno e l'elio, hanno fatto sì che sulla Terra si potesse sviluppare l'ambiente ideale alla nascita di forme di vita. Naturalmente, è solo una della variabili che hanno innescato il processo di popolazione del pianeta, ma uno dei più importanti.

Il Sole, nonostante sia fonte di vita e sia oggetto di venerazione e attore di svariati culti religiosi, è anche molto "crudele", perché, anche se non ce ne accorgiamo, emette radiazioni che potrebbero, di fatto, distruggerci all'istante. Ma tutto questo non avviene, grazie al formidabile campo magnetico della Terra che ci difende da questi "attacchi". Dove il campo è più debole (in realtà dovuto alla sua forma, non alla sua debolezza), ai poli, assistiamo alle spettacolari e coloratissime aurore che altro non sono che quelle particelle cariche sfuggite al campo che elettrizzano gli atomi dell'alta atmosfera. Anche il Sole ha un suo campo magnetico che, con particolari strumenti di osservazione, è ben osservabile nelle sue linee quando ci sono quelle eruzioni immensa, dette pennacchi che sembrano archi di fuoco. Riguardo all'attività magnetica del Sole, esso presenta un ciclo, detto Ciclo Solare, che nell'arco di 11 anni va da un minimo ad un massimo ed è osservabile dalle Macchie Solari, che altro non sono che zone in cui il magnetismo ha valori particolari e appaiono più scure rispetto al resto della superficie. Esse sono più fredde delle zone circostanti.

Chissà, tuttavia, fantasticando, quando il Sole starà per morire l'umanità dove sarà, se ancora ci sarà. La nostra stella, man mano che perderà vigore si raffredderà e causa dei sempre minori apporti energetici della sua fornace nucleare e inizierà ad espandersi diventando una gigante rossa, inghiottendo tutti i pianeti fino alla fasci degli asteroidi tra Marte e Giove. Nel giro di una decina di miliardi di anni, la nostra amata stella esploderà in una supernovae dando luogo ad un nuovo ciclo vitale nell'universo con la formazione di altre stelle. Potrebbe anche spogliarsi dolcemente della sua atmosfera e diventare una nana bianca, ma in quell'epoca, se ci saremo ancora, avremo lasciato da tempo questo Sistema buttandoci alle spalle i bei tempi del pianeta Terra per nuove e lontanissime destinazioni nel cosmo. Magari facendo anche la conoscenza con qualche altra Civiltà e integrandoci con essa.

Ci sarebbe tanto e molto altro da dire sul Sole, ma lascio anche a voi la curiosità di approfondire qualche aspetto che ho omesso o tralasciato, nella speranza che possa esservi gradito questo mio piccolo contributo.

Miky.
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Vaccata