Chiacchiera
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21 Settembre 2021 - 3.838 visualizzazioni
K55

L'ANTENATO DI TUTTI NOI.

La storia evolutiva di tutti gli esseri viventi è una delle cose più affascinanti e ricche di colpi di scena e a volte ci lasciano sbalorditi. Darwin ha impostato nuove regole e nuove procedure analitiche per risalire al come e al perché una determinata specie si sia evoluta in quella forma. Noi abbiamo studiato tutto questo e sappiamo distinguere, a grandi linee, le diverse specie di viventi, i loro generi e le loro classi. Di queste ultime conosciamo mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, pesci. La classe dei mammiferi si suddivide, a sua volta, in monotremi (che depongono le uova), marsupiali e placentati. Noi esseri umani apparteniamo ai mammiferi placentati, caratterizzati da un periodo di gestazione delle prole nella placenta, organo interno e, dopo la nascita, dall'allattamento. Ma sorge una domanda: quando è iniziato il nostro percorso evolutivo che ci ha portati all'Homo Sapiens Sapiens? Molto, molto indietro nel tempo. Circa 260 milioni di anni fa, tra il Permiano e i Triassico, probabilmente con la comparsa del Cinodonte ( "Dente di cane" ), un insettivoro delle dimensioni di un piccolo topo che aveva caratteristiche molto particolari: ricoperto di squame come i rettili, la forma del capo e dei denti simili a quelli dei mammiferi attuali, ed era oviparo. I loro denti ben
separati, il modo di camminare ben sollevati dal suolo e la forma sporgente della scatola cranica li rendeva già molto simili ai mammiferi, che sarebbero apparsi sulla Terra 100 milioni di anni dopo. A partire dalle caratteristiche del cranio e delle mascelle (specialmente per la dentatura che è sorprendentemente simile a quella dei mammiferi) sono stati confrontati i ritrovamenti di due specie che discendono dal Cinodonte e si avvicinano ancora di più alla nostra linea evolutiva: la prima chiamata Bonacynodon schultzi, era lunga circa 30 cm e aveva canini molto sviluppati, che doveva usare per nutrirsi di insetti; la seconda, Santacruzgnathus abdalai, era grande circa la metà (15 cm di lunghezza) e sfoggiava una dentatura tipica di quella dei primi mammiferi. Da questi ritrovamenti stiamo riuscendo a capire e a risalire al nostro più antico antenato che ha dato origine ai mammiferi e, di conseguenza anche a noi esseri umani. La cosa è molto suggestiva se vista, non solo dal lato scientifico, ma anche nella curiosità del conoscere e capire come era la vita ai suoi esordi e come si sia adattata ed evoluta. Una curiosità: pur se considerati arcaici i mammiferi ovipari, ancora ce ne sono di specie che si riproducono in questo modo. Sono gli ornitorinchi e altre specie poco diffuse. Quindi, quando pensiamo ad un mammifero, non è detto che non faccia le uova!

Miky.
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Vaccata