Chiacchiera
16 Settembre 2021 - 2.360 visualizzazioni
NON MI ERA MAI CAPITATO!
Ammetto di essere rimasto sorpreso e in modo piuttosto negativo quando presso uno dei punti vendita più grandi della città di Terni ho acquistato un paio di referenze: un pizza margherita tonda al prezzo di € 1,10 e un cornetto sfogliato farcito in promo al prezzo di € 0,89 per un totale di € 1,99!
Il mio sconcerto nasce quando la cassa automatica fai da te mi presenta il conto totale di € 2,00!!!!!!
Sono nel mondo del commercio dal 1989 ma già qualche anno prima avevo fatto altre esperienze e ancora ricordo i tempi della Lira; agli inizi quando mancavano le monete da 1 o 2 Lire si regalava una caramella poi lo stesso procedimento fu fatto con le 5 Lire e poi con le 10 Lire man mano il valore dei soldi causa costo della vita si snaturava e perdeva valore; erano gli anni in cui le buste di plastica per la spesa non si pagavano e il salumiere e macellaio pesavano la carta senza mettere la tara.
In un periodo successivo erano le cassiere che decidevano su suggerimenti aziendali, fino a 2 Lire si perdeva oltre si guadagnava e l'arrotondamento era accettato quasi da tutti anche se molti clienti sulle 3 Lire storcevano la bocca.
Giunto l'Euro dopo i primi anni di conoscenza e dopo aver capito che 1 centesimo, 2 centesimi non servono a un cavolo ( neanche ai distributori di carburante che hanno una numerazione più complessa) molte aziende della distribuzione hanno attuato l'arrotondamento automatico [a Foligno fino a un anno fa circa il gruppo A&O (ora Gala) attuava il sistema] e il computer che regolava i registratori di cassa permetteva l'arrotondamento a favore del cliente fino ai 4 centesimi permettendo così allo scontrino di avere un risultato finale che potesse finire con 0 o con 5.
Il fatto di oggi a mio parere è davvero grave; considerate quanti clienti serve un ipermercato quotidianamente e ad un centesimo l'uno tirate le somme finali ma non è questo il quesito anzi è altro che va sottolineato: con il lockdown le classi commerciali che hanno guadagnato sono le Farmacie e i Supermercati abbassando i costi del personale in quanto servendo a numero chiuso potevano disporre di meno forza lavoro, i costi dei prodotti per la sanificazione ovviamente sono ricaduti sui prezzi al pubblico e in molti casi invece che aumentare il prezzo regolare del prodotto è stato aumentato il prezzo in promozione e in questo modo molti clienti non si sono resi conto di acquistare un prodotto in promo ad un prezzo più elevato di offerte precedenti pertanto se il mio discorso ha un che di validità spiegatemi perchè addirittura un Ipermercato si permette di arrotondare i centesimi dello scontrino a suo favore e conseguentemente a discapito del cliente!!!
Ammetto di essere rimasto sorpreso e in modo piuttosto negativo quando presso uno dei punti vendita più grandi della città di Terni ho acquistato un paio di referenze: un pizza margherita tonda al prezzo di € 1,10 e un cornetto sfogliato farcito in promo al prezzo di € 0,89 per un totale di € 1,99!
Il mio sconcerto nasce quando la cassa automatica fai da te mi presenta il conto totale di € 2,00!!!!!!
Sono nel mondo del commercio dal 1989 ma già qualche anno prima avevo fatto altre esperienze e ancora ricordo i tempi della Lira; agli inizi quando mancavano le monete da 1 o 2 Lire si regalava una caramella poi lo stesso procedimento fu fatto con le 5 Lire e poi con le 10 Lire man mano il valore dei soldi causa costo della vita si snaturava e perdeva valore; erano gli anni in cui le buste di plastica per la spesa non si pagavano e il salumiere e macellaio pesavano la carta senza mettere la tara.
In un periodo successivo erano le cassiere che decidevano su suggerimenti aziendali, fino a 2 Lire si perdeva oltre si guadagnava e l'arrotondamento era accettato quasi da tutti anche se molti clienti sulle 3 Lire storcevano la bocca.
Giunto l'Euro dopo i primi anni di conoscenza e dopo aver capito che 1 centesimo, 2 centesimi non servono a un cavolo ( neanche ai distributori di carburante che hanno una numerazione più complessa) molte aziende della distribuzione hanno attuato l'arrotondamento automatico [a Foligno fino a un anno fa circa il gruppo A&O (ora Gala) attuava il sistema] e il computer che regolava i registratori di cassa permetteva l'arrotondamento a favore del cliente fino ai 4 centesimi permettendo così allo scontrino di avere un risultato finale che potesse finire con 0 o con 5.
Il fatto di oggi a mio parere è davvero grave; considerate quanti clienti serve un ipermercato quotidianamente e ad un centesimo l'uno tirate le somme finali ma non è questo il quesito anzi è altro che va sottolineato: con il lockdown le classi commerciali che hanno guadagnato sono le Farmacie e i Supermercati abbassando i costi del personale in quanto servendo a numero chiuso potevano disporre di meno forza lavoro, i costi dei prodotti per la sanificazione ovviamente sono ricaduti sui prezzi al pubblico e in molti casi invece che aumentare il prezzo regolare del prodotto è stato aumentato il prezzo in promozione e in questo modo molti clienti non si sono resi conto di acquistare un prodotto in promo ad un prezzo più elevato di offerte precedenti pertanto se il mio discorso ha un che di validità spiegatemi perchè addirittura un Ipermercato si permette di arrotondare i centesimi dello scontrino a suo favore e conseguentemente a discapito del cliente!!!
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Prossimamente vedrò bene lo scontrino