PostMortem: Spanki v'è sempre tempo, finché tempo rimane 🙂 A me è sovvenuta alla memoria questa sublime poesia di Baudelaire:
Quando il cielo è basso e pesante come un coperchio Sullo spirito che geme vittima di lunghe fitte, E dall'orizzonte di cui abbraccia per intero il cerchio Ci versa addosso un giorno nero più triste della notte;
Quando la terra si trasforma in una prigione umida, Dove la Speranza, come un pipistrello, Va sbattendo sui muri le sue ali timide E sbatte la testa al marcio soffitto;
Quando la pioggia allunga le sue immense strisce imita le sbarre di una enorme prigione, E quando un popolo di infimi e muti ragni tesse le sue reti al fondo del nostro cervello,
Delle campane all'improvviso battono furiose E lanciano al cielo un grido terribile, Come fossero spiriti erranti e senza patria Che iniziano a gemere senza posa.
- E dei lunghi cortei funebri, senza tamburi né musica, Sfilano lentamente nell'anima mia; la Speranza, Vinta, piange, e l'Angoscia atroce, sul mio capo chino pianta la sua bandiera nera.
Parlando di spleen mi hai ricordato questo mio vecchio post...
Realizzo ora che l'ho mal impostato, ma è uno dei primi 😉
A me è sovvenuta alla memoria questa sublime poesia di Baudelaire:
Quando il cielo è basso e pesante come un coperchio
Sullo spirito che geme vittima di lunghe fitte,
E dall'orizzonte di cui abbraccia per intero il cerchio
Ci versa addosso un giorno nero più triste della notte;
Quando la terra si trasforma in una prigione umida,
Dove la Speranza, come un pipistrello,
Va sbattendo sui muri le sue ali timide
E sbatte la testa al marcio soffitto;
Quando la pioggia allunga le sue immense strisce
imita le sbarre di una enorme prigione,
E quando un popolo di infimi e muti ragni
tesse le sue reti al fondo del nostro cervello,
Delle campane all'improvviso battono furiose
E lanciano al cielo un grido terribile,
Come fossero spiriti erranti e senza patria
Che iniziano a gemere senza posa.
- E dei lunghi cortei funebri, senza tamburi né musica,
Sfilano lentamente nell'anima mia; la Speranza,
Vinta, piange, e l'Angoscia atroce,
sul mio capo chino pianta la sua bandiera nera.
(Spleen)