Chiacchiera
20 Aprile 2021 - 3.463 visualizzazioni
Tre fratelli che non si vedevano da tempo si riunirono per andare a trovare la loro vecchia madre in occasione del suo compleanno. Quando la videro, il primo figlio, che viveva lontano ormai da anni, le mostrò soddisfatto il suo dono:"mamma, guarda che regalo prezioso che ti ho fatto, l'ho preso a New York, è una collana d'oro".
Il secondo figlio le porse con un sorriso un profumo: "è un ottimo profumo di marca, spero che ti piaccia".
Il terzo figlio guardando i regali portati dai suoi fratelli arrossì. "mamma, questo è per te" disse porgendole una lettera. Dentro c'era scritto: "mamma so che i miei fratelli ti hanno fatto bellissimi regali, io non ho potuto, non ho abbastanza denaro. Lo sai, ho perso il lavoro e mia moglie Anna ha quel brutto male. Gli unici guadagni che ho mi servono per continuare a dare un tetto e un pasto caldo a lei e alla nostra piccola Elisa. I miei fratelli sono stati gentili e comprensivi, mi hanno detto che avrei potuto farlo con loro il regalo, che avrebbero messo loro i soldi per me ma mi sarebbe sembrato troppo ingiusto. Mi dispiace se non ho regali per te quest'anno. Ti voglio bene. Tanti auguri mamma".
La vecchia donna, dopo aver ringraziato e salutato i primi due figli chiese al terzo di restare. Lo guardò intensamente negli occhi e con una mano tremante gli sfiorò il viso.
"Sai una cosa? Non ho mai ricevuto regalo più bello di questa lettera(...) A una madre puoi regalare anche un granello di polvere, lei si sentirà comunque la donna più felice al mondo perché,
vedi, un figlio è già un dono e non serve nient'altro che l'amore di un figlio per farla sentire importante. E poi un regalo materiale è bello, sì, ma finisce per logorarsi, invecchiare e magari a un certo punto lo metti in un angolo remoto della casa, ci butti ogni tanto un occhio e ti fai assalire dai ricordi. Ma le parole, diamine, le parole belle figlio mio ti restano dentro... quelle te le porti dietro per tutta la vita".
Il secondo figlio le porse con un sorriso un profumo: "è un ottimo profumo di marca, spero che ti piaccia".
Il terzo figlio guardando i regali portati dai suoi fratelli arrossì. "mamma, questo è per te" disse porgendole una lettera. Dentro c'era scritto: "mamma so che i miei fratelli ti hanno fatto bellissimi regali, io non ho potuto, non ho abbastanza denaro. Lo sai, ho perso il lavoro e mia moglie Anna ha quel brutto male. Gli unici guadagni che ho mi servono per continuare a dare un tetto e un pasto caldo a lei e alla nostra piccola Elisa. I miei fratelli sono stati gentili e comprensivi, mi hanno detto che avrei potuto farlo con loro il regalo, che avrebbero messo loro i soldi per me ma mi sarebbe sembrato troppo ingiusto. Mi dispiace se non ho regali per te quest'anno. Ti voglio bene. Tanti auguri mamma".
La vecchia donna, dopo aver ringraziato e salutato i primi due figli chiese al terzo di restare. Lo guardò intensamente negli occhi e con una mano tremante gli sfiorò il viso.
"Sai una cosa? Non ho mai ricevuto regalo più bello di questa lettera(...) A una madre puoi regalare anche un granello di polvere, lei si sentirà comunque la donna più felice al mondo perché,
vedi, un figlio è già un dono e non serve nient'altro che l'amore di un figlio per farla sentire importante. E poi un regalo materiale è bello, sì, ma finisce per logorarsi, invecchiare e magari a un certo punto lo metti in un angolo remoto della casa, ci butti ogni tanto un occhio e ti fai assalire dai ricordi. Ma le parole, diamine, le parole belle figlio mio ti restano dentro... quelle te le porti dietro per tutta la vita".
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