Chiacchiera
20 Novembre 2020 - 3.309 visualizzazioni
=====CONDIVIDO=====
LO SFOGO DI UN INFERMIERE DIPENDENTE STATALE
Sono consapevole che mi farò dei nemici, ma non m'importa, in questi giorni leggo post contro i dipendenti statali, che in questo periodo hanno lo stipendio sicuro ecc. ecc.
Per chi non lo sapesse:
1) il dipendente statale le tasse le paga (38%), e le paga TUTTE, ogni mese, non può evadere come spesso fa la maggior parte di chi lavora con partita Iva o C.F.,
2)Sono oltre 20 anni che svolgo il mio lavoro so quando esco di casa e non so quando e se ci rientro.
3) se pensate che siamo privilegiati, indossate le nostre divise,sorbitevi l'odio della plebaglia che vi etichetta prima come eroi e poi come untori per uno stipendio che, seppur dignitoso, non ripaga di tutti i sacrifici e del sangue versato anche per chi odia la nostra figura ;
4) Se vi sentite così afflitti basta fare un regolare concorso per accedervi, ma evidentemente è più semplice criticare piuttosto che ammettere i propri limiti.
5)Il “posto fisso” non si regala, si suda...e io non devo dire grazie a nessuno se non a me stesso e a chi mi ha sostenuto nei miei progetti e a chi pazientemente ogni giorno sopporta mille sacrifici, standomi accanto e sposando la mia causa;
5)Gli infermieri vedono I propri figli che crescono e loro sono lontano da loro, passano tutte le feste al lavoro o quasi, levando affetto e presenza alla famiglia, saltano compleanni, ricorrenze, recite dei propri figli.
6)Aggiungo anche che quando hanno bisogno si ricordano dell'amico infermiere che lavora nel pubblico e ti chiamano a qualunque ora anche di notte ,anche nei giorni di festa,anche se non si fanno sentire per anni!!
Il problema non è lo statale, ma chi percepisce reddito senza fare una ceppa, succhiando dallo Stato le risorse che anche IO verso.
Perciò, non rompete con questi post sui dipendenti statali, non piagnucolate e diffidate piuttosto dai guadagni facili ma effimeri.
Con affetto, da “un eroe”
LO SFOGO DI UN INFERMIERE DIPENDENTE STATALE
Sono consapevole che mi farò dei nemici, ma non m'importa, in questi giorni leggo post contro i dipendenti statali, che in questo periodo hanno lo stipendio sicuro ecc. ecc.
Per chi non lo sapesse:
1) il dipendente statale le tasse le paga (38%), e le paga TUTTE, ogni mese, non può evadere come spesso fa la maggior parte di chi lavora con partita Iva o C.F.,
2)Sono oltre 20 anni che svolgo il mio lavoro so quando esco di casa e non so quando e se ci rientro.
3) se pensate che siamo privilegiati, indossate le nostre divise,sorbitevi l'odio della plebaglia che vi etichetta prima come eroi e poi come untori per uno stipendio che, seppur dignitoso, non ripaga di tutti i sacrifici e del sangue versato anche per chi odia la nostra figura ;
4) Se vi sentite così afflitti basta fare un regolare concorso per accedervi, ma evidentemente è più semplice criticare piuttosto che ammettere i propri limiti.
5)Il “posto fisso” non si regala, si suda...e io non devo dire grazie a nessuno se non a me stesso e a chi mi ha sostenuto nei miei progetti e a chi pazientemente ogni giorno sopporta mille sacrifici, standomi accanto e sposando la mia causa;
5)Gli infermieri vedono I propri figli che crescono e loro sono lontano da loro, passano tutte le feste al lavoro o quasi, levando affetto e presenza alla famiglia, saltano compleanni, ricorrenze, recite dei propri figli.
6)Aggiungo anche che quando hanno bisogno si ricordano dell'amico infermiere che lavora nel pubblico e ti chiamano a qualunque ora anche di notte ,anche nei giorni di festa,anche se non si fanno sentire per anni!!
Il problema non è lo statale, ma chi percepisce reddito senza fare una ceppa, succhiando dallo Stato le risorse che anche IO verso.
Perciò, non rompete con questi post sui dipendenti statali, non piagnucolate e diffidate piuttosto dai guadagni facili ma effimeri.
Con affetto, da “un eroe”
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Ma non voglio diventarti antipatica.
Se tutti avessimo pagato le tasse a quest'ora non ci troveremmo in questa situazione.
Se ci fosse stato meno lavoro in nero in alcune aree...
Era solo uno scambio di vedute.