Satira
12 Luglio 2020 - 2.027 visualizzazioni
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Non siete la troika, ribatte Giuseppe Conte al premier Rutte che aveva osato il diktat: eliminate quota 100. Asfaltato! 💪
Il leader olandese e capo del fronte rigorista dei cosiddetti “frugali” non ha capito o, meglio, fa finta di non capire che è finito il tempo dei premier italiani in Europa col cappello in mano. Conte gli ha risposto male, e ben gli sta.
Non è solo una questione di orgoglio nazionale. Si tratta di portare a casa il risultato nell'interesse degli italiani. Lasciamo stare la retorica sovranista: sbattere i pugni sul tavolo non serve. Essere fermi e decisi, sì. Convincere per vincere, come sta facendo Conte con diplomazia, tatto, arguzia e savoir faire.
Quand'è il momento, però, il premier tira pugni pesantissimi, di quelli che fanno male. Chiedere a Salvini, in proposito. Ancora trema al ricordo dell'asfaltata che gli riservò Conte nelle aule parlamentari durante i folli giorni del Papeete, ricordate?
E' romano d'adozione, il nostro premier. Si vede. Quando fa queste battute al vetriolo mi ricorda Mario Brega con Verdone, avete presente? Sta mano po' esse fero e po' esse piuma …
Ecco, giusto ieri il presidente del Consiglio Europeo ha confermato l'ok alla proposta italiana già fatta propria dalla Commissione: un fondo per la ripresa di 750 miliardi, di cui due terzi come sussidi a fondo perduto.
Lunedì c'è l'incontro, probabilmente decisivo, con la Merkel. Sistemata l'Olanda, ora tocca alla Germania. Come una finale ai Mondiali. Non c'è partita, vinciamo noi! 🇮🇹
Non siete la troika, ribatte Giuseppe Conte al premier Rutte che aveva osato il diktat: eliminate quota 100. Asfaltato! 💪
Il leader olandese e capo del fronte rigorista dei cosiddetti “frugali” non ha capito o, meglio, fa finta di non capire che è finito il tempo dei premier italiani in Europa col cappello in mano. Conte gli ha risposto male, e ben gli sta.
Non è solo una questione di orgoglio nazionale. Si tratta di portare a casa il risultato nell'interesse degli italiani. Lasciamo stare la retorica sovranista: sbattere i pugni sul tavolo non serve. Essere fermi e decisi, sì. Convincere per vincere, come sta facendo Conte con diplomazia, tatto, arguzia e savoir faire.
Quand'è il momento, però, il premier tira pugni pesantissimi, di quelli che fanno male. Chiedere a Salvini, in proposito. Ancora trema al ricordo dell'asfaltata che gli riservò Conte nelle aule parlamentari durante i folli giorni del Papeete, ricordate?
E' romano d'adozione, il nostro premier. Si vede. Quando fa queste battute al vetriolo mi ricorda Mario Brega con Verdone, avete presente? Sta mano po' esse fero e po' esse piuma …
Ecco, giusto ieri il presidente del Consiglio Europeo ha confermato l'ok alla proposta italiana già fatta propria dalla Commissione: un fondo per la ripresa di 750 miliardi, di cui due terzi come sussidi a fondo perduto.
Lunedì c'è l'incontro, probabilmente decisivo, con la Merkel. Sistemata l'Olanda, ora tocca alla Germania. Come una finale ai Mondiali. Non c'è partita, vinciamo noi! 🇮🇹
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Finché saremo sempre noi in affanno coi soldi loro possono dirci quello che vogliono
I soldi possono essere trovati facilmente
Combattere l'evasione fiscale e non facendo sparire il contante
Controllare le dichiarazioni dei redditi
Chi sbaglia paga senza sconti se hai rubato 10 euro al.collettivo.ne restituisco 30
Se stompagando una miseria i miei dipendenti ed mi sto arricchendo paghi fino all' ultimo centesimo
Ecc ecc ecc
Basta poco ma.dato.che i.primi ladri sono loro.