Vaccata
Molly
9 Febbraio 2020 - 2.857 visualizzazioniè un copia e incolla del pensiero di non so chi... ma secondo me azzeccato, e voi come la pensate?
Di Achille Lauro, più che la canzone e le trovate di Sanremo, ho trovato interessante il post dell'altro giorno "sull'aria densa di finto testosterone", perché mi ha fatto ripensare a una roba che più vi osservo, e più mi torna in testa.
Le donne hanno avuto il femminismo, e hanno sviluppato una presa di coscienza sul ruolo che la società assegna loro.
Il mondo dice "la donna deve essere così e cosà", e la donna risponde "suca".
Questo accade perché le donne si pongono il problema di quello che gli viene trasmesso, e silenziosamente impresso nella testa da qualunque istituzione che pretenda di educarle, perché sono delle note ladre di mele contestatrici rompicoglioni che pensano troppo.
L'uomo - nel senso dell'uomo di default eterosessuale che predichiamo anche noi - no.
Non nel senso che non pensa, certo che pensa, se si è chiamato homo sapiens una ragione ci sarà... ma a quello in particolare non pensa mai.
Una critica al modello di default del maschio, se arriva, arriva solo dal mondo gay. Il maschio eterosessuale non riesce a uscire dal ruolo del cacciatore primordiale sempre duro e vincitore, e rigorosamente senza debolezze o delicatezze (perché quella, si sa, è roba da checche).
All'uomo hanno detto di essere così, e generazione dopo generazione a quello si attiene, un modello buono per il Paleolitico, che oggi produce o manager cocainomani carichi a palla che a una certa scoppiano, o ominicchi perennemente frustrati, incapaci di gestire il fallimento e se stessi, e quindi distruttivi e autodistruttivi.
E tutto questo per non voler mettere in dubbio quello che è soltanto un modello tribale del cazzo.
(non è una parolaccia, è un termine tecnico)
Ora, io sono anziano, trinitario e metafisico, e non ce la faccio a prendere seriamente uno che comunica con la trap, però mi chiedo: ci voleva Achille Lauro per lanciare il messaggio?
E poi il messaggio verrà colto?
Di Achille Lauro, più che la canzone e le trovate di Sanremo, ho trovato interessante il post dell'altro giorno "sull'aria densa di finto testosterone", perché mi ha fatto ripensare a una roba che più vi osservo, e più mi torna in testa.
Le donne hanno avuto il femminismo, e hanno sviluppato una presa di coscienza sul ruolo che la società assegna loro.
Il mondo dice "la donna deve essere così e cosà", e la donna risponde "suca".
Questo accade perché le donne si pongono il problema di quello che gli viene trasmesso, e silenziosamente impresso nella testa da qualunque istituzione che pretenda di educarle, perché sono delle note ladre di mele contestatrici rompicoglioni che pensano troppo.
L'uomo - nel senso dell'uomo di default eterosessuale che predichiamo anche noi - no.
Non nel senso che non pensa, certo che pensa, se si è chiamato homo sapiens una ragione ci sarà... ma a quello in particolare non pensa mai.
Una critica al modello di default del maschio, se arriva, arriva solo dal mondo gay. Il maschio eterosessuale non riesce a uscire dal ruolo del cacciatore primordiale sempre duro e vincitore, e rigorosamente senza debolezze o delicatezze (perché quella, si sa, è roba da checche).
All'uomo hanno detto di essere così, e generazione dopo generazione a quello si attiene, un modello buono per il Paleolitico, che oggi produce o manager cocainomani carichi a palla che a una certa scoppiano, o ominicchi perennemente frustrati, incapaci di gestire il fallimento e se stessi, e quindi distruttivi e autodistruttivi.
E tutto questo per non voler mettere in dubbio quello che è soltanto un modello tribale del cazzo.
(non è una parolaccia, è un termine tecnico)
Ora, io sono anziano, trinitario e metafisico, e non ce la faccio a prendere seriamente uno che comunica con la trap, però mi chiedo: ci voleva Achille Lauro per lanciare il messaggio?
E poi il messaggio verrà colto?
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sono del parere che il sesso forte sono le donne,
solo che non riescono a mettersi d´accordo tra di loro per la troppa concorrenza,
ormai siamo tutti omologati e per far parte di questa società dobbiamo scendere a compromessi,
quando vanno al di la´ delle nostre possibilità allora usiamo di tutto per stare a galla,
il mio motto è vivi e lascia vivere,
ed è chiaro che se vivo in una famiglia Gay probabilmente lo divento anch´io,
però io penso che la famiglia sia fatta da un´ uomo e una donna
😊
Mi metto accessori vistosi per combattere il grigiume dei vestiti da uomo, a me piacciono di colori allegri e mi piace la fica. Perchè le due cose devono andare in contrasto?
Non penso che mi metterò mai i tacchi a spillo ma voglio essere libero di metterli senza che qualcuno si senta in diritto di giudicarmi.
Achille Lauro ha detto una cosa sacrosanta e ci sta facendo riflettere.
Il vero coming out per gli uomini è proprio quello di dire che non devo seguire gli stereotipi, non devo provarci con una perchè ha le tette grosse, ci provo se mi piace come persona.